ROMA - Eliminati, attaccati dalla critica e nervosi, con tanto di epilogo infuocato nel dopo partita di Lille tra il portiere Thibaut Courtois e il commissario tecnico Marc Wilmots. È bufera sul Belgio, che lascia anzitempo Euro 2016 con tanti rimpianti. Una "bella incompiuta", una delle grandi favorite per il titolo che inciampa ancora ma stavolta non più contro una big, come successe al Mondiale brasiliano, bensì contro il "piccolo" Galles. Una delusione che brucia e che lascia strascichi preoccupanti nel gruppo, a dar retta alla stampa belga che parla di un accesissimo post-partita e di un nervosissimo confronto tra il ct e il portiere del Chelsea, che già non gliele aveva mandate a dire dopo il ko dell'esordio contro gli azzurri («Siamo stati surclassati tatticamente», disse mandando su tutte le furie il tecnico).
NERVI TESI - Ieri notte il bis negli spogliatoi che sarebbe addirittura sfociato in uno scontro fisico tra i due, almeno stando alla ricostruzione della stampa belga: «E' la più grande delusione della mia carriera - ha detto Courtois - e dico questo nonostante io abbia perso una finale di Champions. Ma il Galles ci è stato superiore e negli spogliatoi ho detto quello che sentivo di dire». Parole che non devono essere piaciute troppo a Wilmots. «Non sono un mago, l'esperienza non si compra», ha detto il ct. Sarà, ma con quel talento che si ritrova in mezzo al campo, per tifosi e stampa è dura da mandare giù pensare all'eliminazione della sua nazionale. «Siamo delusi, ma la vita continua», le parole agrodolci di Eden Hazard all'indomani della clamorosa eliminazione.
INCOGNITA WILMOTS - Se sarà ancora Marc Wilmots a guidarla non è ancora dato saperlo ma Hazard almeno a parole lo spera: «Siamo tutti con lui. Siamo cresciuti con lui, e sotto la sua guida abbiamo vissuto degli ottimi momenti. Adesso c'è delusione ma tutti vogliamo che continui. Adesso sarà molto criticato, ma si è assunto le sue responsabilità e tutti i 23 giocatori che erano all'Europeo sono con lui. Speriamo che continui con noi, poi quale sarà la sua decisione, noi la rispetteremo».