ROMA - La strada che porta il Milan verso la Cina è quasi definitivamente tracciata. Ma ancora lunga. La firma sull'accordo preliminare per la cessione del 70% delle quote rossonere alla conglomerata cinese, salvo colpi di scena, verrà messa nero su bianco entro il 30 giugno, termine ultimo per la scadenza della trattativa in esclusiva. Ma, data la complessità dell'operazione, occorreranno tra i 45 e i 60 giorni per arrivare al closing vero e proprio, che tradotto significa che mercato e allenatore del Milan che verrà saranno condivisi tra Fininvest e i cinesi.
TEMPI LUNGHI - E' questo il responso di una settimana di incontri tra le parti che stanno trattando la cessione del club di Via Aldo Rossi: Fininvest e l'advisor italoamericano Sal Galatioto che rappresenta la conglomerata cinese interessata all'acquisto del Diavolo, infatti, hanno quasi del tutto concordato le clausole del contratto che dovrà portare alla firma del preliminare.
GALATIOTO TORNERA' A FINE MESE - Un modello di business americano con capitali cinesi, è questo il percorso che attende il Diavolo. Galatioto ieri è rientrato direttamente negli Stati Uniti perché quasi tutte le garanzie necessarie per convincere Fininvest della bontà e della consistenza del piano di investimento cinese, sono state presentate.
EVERGRANDE NEL GRUPPO DI INVESTITORI
MERCATO E ALLENATORE CONDIVISI - Berlusconi, che in questo momento è in convalescenza post operatoria dopo l'intervento al cuore, si fida della figlia Marina e le ha dato mandato di vagliare nel dettaglio tutta l'operazione messa in piedi dai cinesi. Il patron rossonero otterrà tutte le garanzie richieste e potrà dare il suo assenso anche perché si delinea una sua uscita di scena da protagonista, anche se il ruolo che lo aspetta, è confermato, è quello di presidente onorario. Fininvest e i cinesi, infatti, dovranno concordare tutte le operazioni fino al closing, cosa che permetterà al patron rossonero di poter dire la sua in questa fase di transizione.