Zero Assoluto, Matteo Maffucci: «La Roma prima di tutto»

Il cantante degli Zero Assoluto confessa la sua passione per i colori giallorossi: «Siamo appena usciti con un nuovo album ma se Totti e compagni vanno avanti nei gironi di Champions, prometto che li seguirò ovunque»
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ROMA - Le emozioni dei concerti live, l'abbraccio dei fan, i tour promozionali. Le corse in giro per l'Italia, le interviste e poi migliaia di selfie, autografi e - soprattutto - un nuovo album, "Alla fine del giorno": dieci tracce che sono in realtà un insieme di emozioni su basi elettronico-acustiche. Gli Zero Assoluto, Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi, sono tornati, tre anni dopo il successo di "Perdermi". Una lunga pausa che Matteo la spiega così: «Avevamo voglia di ricaricarci e di prenderci un po' di tempo per noi e per la nostra vita privata (Thomas è diventato anche padre da circa due mesi, ndr.). Adesso viviamo tutto con meno agitazione. Tutto il caos di questi giorni di promozione ci ha inizialmente turbato ma siamo felici di aver recuperato in fretta queste piacevoli abitudini. Abbiamo ripreso questo viaggio fantastico e adesso non vogliamo più fermarci».

L'album nuovo tracima hit: ogni canzone è un potenziale tormentone. L'intento del duo romano, però, non è questo: «Non volevamo cercare pezzi per forza orecchiabili. Siamo onesti e sinceri quando creiamo. Abbiamo seguito solo il nostro istinto, senza furbizia. Abbiamo alzato anche parecchio il livello dei testi. A quale canzone sono più affezionato? "All'improvviso" sicuramente», ha proseguito Matteo Maffucci, grande tifoso della Roma e pronto a tutto pur di seguire i giallorossi in trasferta: «Faccio una promessa solenne: se la Roma passa il turno di Champions - e io sono più che ottimista -, prometto che non mi perderò più una trasferta della squadra di Garcia. Magari litigherò con Thomas per qualche data saltata, ma una promessa è una promessa. Anzi, ti dirò di più, visto che nel 2015 faremo qualche data all'estero, magari cercheremo di far coincidere le esibizioni con le città dove giocherà la Roma». Il piano è pronto, adesso bisogna solo sperare che Totti e compagni facciano il loro dovere, in Italia come in Europa. «Ma io sono più preoccupato dalla serie A che dalla Champions», prosegue Matteo, ormai completamente immerso nella discussione calcistica. «Mentre in Italia la Roma ha quasi l'obbligo di vincere quella cosa lì (la parola 'scudetto' non la pronuncia per scaramanzia, ndr.) in Europa giocherà più sciolta mentalmente in quanto non avrà a da perdere. Chi temo per il campionato? La Juve, come al solito».

Maffucci ha parole di elogio per Garcia e per la nuova gestione americana: «Si vede che hanno voglia di fare le cose per bene. Stadio a parte, mi sono accorto di un clamoroso salto in avanti a livello di qualità sul tema social network e promozione del brand in un contesto internazionale. Sono felice che il progetto di Pallotta stia cominciando a dare i suoi frutti. Guarda anche l'accordo con la Nike o il merchandising in giro per il mondo. Rispetto al passato ora siamo su un altro livello», ha detto Maffucci. «Con chi mi farei un selfie? Con tutta la rosa della Roma, senza distinzione. Se devo fare un nome, però, ti dico Uçan: sono incantato da quel giocatore che secondo me è un personaggio affascinante con due piedi incredibili. E poi Sanabria, un altro potenziale fenomeno, secondo me. Il nuovo stadio? Si farà e non mi interessa se dovrò aspettare tre o sei anni: io sarò lì per l'inaugurazione», ha concluso Matteo che ci ha salutato con una considerazione: «Il calcio è come la musica: deve appassionare le persone. Per questo un pallone è presente in quasi tutti i nostri video». L'obiezione è immediata: «Anche il cinema è passione: diventereste registi?». La risposta è lapidaria: «No, i film preferiamo goderceli da spettatori. Io penso alla musica e all'altra mia grande passione: l'urban art. La conosci? Se vuoi ne parleremo nella prossima intervista», ha concluso sorridendo Matteo. Accettiamo volentieri l'invito. A presto, Zero Assoluto.
Simone Zizzari
Twitter @szizzari

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