"Dopo il suicidio di mio padre è stato un periodo di m***a"
L'allenatore ha continuato: "Quando la gente mi chiedeva cosa facesse mio padre rispondevo che era un soldato, anche mio nonno credeva che suo figlio fosse nell'esercito. La notizia della sua morte? Stavo frequentando un corso per allenatori vicino Monaco quando il tutor mi ha chiesto di lasciare la stanza. È arrivato il mio patrigno che mi ha detto che mio padre si era suicidato. Non ha lasciato un biglietto d'addio, ma il modo in cui si è tolto la vita ha chiarito che la sua decisione è stata ferma. È stato un periodo di m***a per la mia famiglia, ma almeno mi ha aiutato a sapere che voleva davvero morire e il suo non era soltanto un grido di aiuto. Dovevo rispettare la sua decisione. E' cambiato molto verso la fine della sua vita, abbiamo notato le pressioni professionali su di lui".