Conte: «La mia Italia sarà umile e cattiva»© Getty Images

Conte: «La mia Italia sarà umile e cattiva»

Il ct alla sua prima conferenza stampa: «Balotelli? Non devo mandare messaggi a nessuno. Ci aspettiamo molto da Destro e El Shaarawy. Osvaldo ha problemi fisici, domani mattina o resta o arriva il sostituto. Qui è una sfida, ho tanto entusiasmo, voglio far tornare l'orgoglio di indossare l'azzurro. Con me vince la meritocrazia, chi non merita va a casa»
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COVERCIANO - «Essere qui è qualcosa di bello di emozionante, l'Italia va vissuta con gioia, con passione, con entusiasmo per riportare l'Italia dove merita: dopo il Brasile, è la Nazionale più importante al mondo. E spero con i risultati di far riavvicinare i tifosi, so che a Bari già sono stati venduti più di trentamila biglietti nonostante il momento di crisi economica credo che sia un bel dato». Antonio Conte e la sua prima conferenza stampa da ct della nazionale.

BALOTELLI? NESSUN MESSAGGIO - «Balotelli? Io non devo mandare nessun messaggio a niente e nessuno, io non regalo niente a nessuno. Oggi c'è questo gruppo di 26 ragazzi, ho detto loro che se continueranno a meritarselo resteranno altrimenti non ne faranno più parte. Oggi sono loro, domani potrebbero essere altri. A me nessuno ha regalato niente nella vita, ho faticato per ottenere dei risultati. Detto questo non c'è preclusione nei confronti di nessuno. L'importante è che chi arriva in Nazionale sappia cosa fare al suo interno e cosa fare per rimanerci».

ZERO ITALIANI IN CAMPO? SEGNALE ALLARMANTE - «Vedere squadre con 0, 1, 2 italiani in campo dall'inizio è un segnale allarmante. Sicuramente non facilita il mio compito, avremmo bisogno di gente che sia comunque titolare, che abbia il ritmo partita. È giusto che si facciano delle riflessioni, la Nazionale può fare da traino ma c'è bisogno di riforme importanti che diano più spazio ai calciatori italiani affinché possano crescere dei campioni. È essenziale e parlo di tutte le nazionali, spesso e volentieri anche le Primavera sono zeppe di stranieri».

ITALIA, UNA SFIDA E UN'ESPERIENZA - «Sono molto attratto da questa novità, dal vedere come riuscirò in poco tempo rispetto a quello che si ha a disposizione in un club a dare un'idea di gioco alla mia squadra. Sono convinto di riuscirci, sarà un'esperienza molto formativa perché c'è tanto da fare, me ne sono accorto in questi 12 giorni. Fare l'allenatore della Nazionale porta via tanto tempo, in famiglia speravano di potermi avere di più ma credo che non succederà neanche quest'anno. Mi imbarcavo in un'esperienza grande tre anni fa, dalla B a un top club, oggi è la stessa cosa, un'offerta in un top top club come la Nazionale, e sono partito con questa grandissima forza perché devo trasmettere questo ai giocatori. Un allenamento di 50 minuti gestendo per alcuni le energie e mostrando il mio calcio e mi sembra di aver già lavorato con tutti loro, ho avuto delle sensazioni positive».

OSVALDO, PROBLEMI ADDUTTORI. DOMANI CONFERMA O SOSTITUTO - «Per quanto riguarda gli attaccanti, penso di aver comunque convocato giocatori con determinate caratteristiche, al fatto di giocare con due attaccanti. Ai Mondiali c'era Balotelli, Cassano, Immobile, Insigne e Cerci. Per l'ultimo non abbiamo avuto riscontri calcistici. Insigne è più un esterno che un attaccante. Osvaldo ha qualche problema agli adduttori, oggi ha preferito non allenarsi, vedremo fino a domani mattina altrimenti tornerà a casa e faremo un'altra convocazione, ho due alternative tra cui scegliere. Qualcuno ha detto che non c'è un titolare tranne Zaza, ma se andiamo a vedere le squadre sono tutti stranieri...»

DESTRO? CI ASPETTIAMO TANTO DA LUI - «Zaza, Destro («Fosse stato per me doveva tagliare la torta e tornare subito in ritiro, lasceremo qualche ora a lui e alla moglie e poi ci sarà una macchina che lo porterà a Coverciano, sarà qui per l'allenamento di domani mattina. Mi aspetto tanto da lui»), Immobile, El Shaarawy possono diventare calciatori importanti per questa nazionale, abbiamo Giovinco, ne seguiamo altri, cerchiamo di prendere calciatori che si integrino bene nei miei modi di gioco e che abbiano voglia di fare bene. Per quanto riguarda il settore tecnico giovanile ho trovato un buonissimo lavoro fatto da Sacchi e Viscidi, che continua a fare il coordinatore, lo reputo molto preparato, gli sto affiancando Sandreani che ha esperienza di settore giovanile e poi io da sopra io vedrò il tutto facendo delle valutazioni anche per i molti allenatori che sono in scadenza. Con me va avanti la meritocrazia: chi merita resta, chi non merita esce. Ma io non sono qui per tagliare teste».

VOGLIO UNA NAZIONALE UMILE E CATTIVA
- «Avere degli allenatori che mi dicono la verità è essenziale, i calciatori vanno monitorati anche nei loro club e avere questo rapporto con tecnici e società, tutti disponibili e gentilissimi, mi ha fatto enormemente piacere, mi ha fatto capire che c'è voglia di collaborare da parte di tutti. Mi piacerebbe avere una rosa ampia di giocatori ma che giochino anche titolari, mi auguro che la Nazionale possa servire anche come stimolo per poi tornare nei club e recuperare posizioni. Il 1 agosto sarò contento se saremo stati di esempio, riportando l'orgoglio di essere italiani e di indossare la maglia della Nazionale: umile e cattiva, così voglio la mia squadra. Mi piace che la mia presenza la sentano i miei giocatori, gli avversari e anche gli arbitri».

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