L'infortunio di Zaniolo è una vergogna! Ora l'Uefa dovrà rispondere

Il presidente Ceferin, fregandosene di un patrimonio da gestire, non ha trovato di meglio che confermare un torneo del quale nessuno avrebbe sentito la mancanza
L'infortunio di Zaniolo è una vergogna! Ora l'Uefa dovrà rispondere© Getty Images
Alberto Dalla Palma
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E’ stata una delle serate azzurre più belle degli ultimi anni, la vittoria in casa dell’Olanda è una perla che Mancini può aggiungere a una collana preziosa, costruita giorno dopo giorno e riportata fuori dal portagioie dopo quasi un anno di stop. E’ una Nazionale che piace, che diverte, che vince e che stupisce, ma come si può non riflettere, anche davanti a un successo così importante, sul serio infortunio di Nicolò Zaniolo, per il quale c’è una lesione ai legamenti del ginocchio sinistro.

Era appena tornato nel club Italia, dopo il ko di gennaio e l’operazione all’altro ginocchio, e si è fermato di nuovo: non era pronto, come tanti altri giocatori, e lui non ha avuto la fortuna dei suoi compagni. Aveva appena fatto in tempo ad affacciarsi a Trigoria, a lavorare qualche ora con la Roma e poi è partito con la Nazionale.

Barella, per esempio, non era andato neanche ad Appiano perché l’Inter si è radunata mentre lui indossava la maglia azzurra. Questo per dire che la decisione di far disputare la Nations League, nonostante l’anomalia delle date, è stata una assoluta follia del presidente Ceferin e del suo contorno.

Champions ed Europa League erano appena finite, i campionati più importanti devono ancora cominciare e dovranno finire molto presto per il recupero degli Europei, e l’Uefa, fregandose del patrimonio che deve gestire, non ha trovato di meglio che confermare un torneo che già aveva poco senso in una situazione normale, figuriamoci in un momento di così grave emergenza.

Si preoccupano tutti in Italia e all’estero di chiudere gli stadi, di giocare a porte chiuse, di allontanare la gente da una delle industrie più importanti del mondo e l’Uefa, invece, manda allo sbaraglio centinaia di giocatori senza alcuna preparazione fisica.

C’è chi si è allenato una decina di giorni, come per esempio Acerbi e Immobile, e chi il campo lo ha visto poco e niente, come Jorginho, D’Ambrosio, Barella (che ha sfruttato contro la Bosnia e l’Olanda la grande condizione con cui aveva affrontato la finale di Europa League) e, purtroppo, Zaniolo, che ad Amsterdam potrebbe aver sacrificato un altro ginocchio. Può capitare quando non sei preparato e allenato: queste sono partite di alto livello, Olanda-Italia può diventare una finale europea o mondiale, e i giocatori (anche i nostri avversari, sia chiaro) l’hanno affrontata senza una condizione almeno sufficiente.

Una vergogna di cui Ceferin dovrà rispondere a livello internazionale: della Nations League nessuno avrebbe sentito la mancanza, soprattutto nell’anno delle qualificazioni mondiali e degli Europei, perché mai sottoporre le Nazionali e i loro talenti a uno stress così elevato? Due partite a testa nel giro di tre o quattro giorni: una vera Uefollia.

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