COVERCIANO - Leonardo Bonucci non molla ed è pronto a ripartire con la maglia della Nazionale nonostante la cocente delusione dopo il ko contro la Macedonia del Nord costato l'eliminazione dai Mondiali di Qatar 2022. Per la terza volta nella storia, dopo Svezia 1958 e Russia 2018, gli azzurri non prenderanno parte alla manifestazione iridata. Una notte amarissima quella del Renzo Barbera per i campioni d'Europa in carica che, dopo un'estate da sogno, devono ora ripartire dalle macerie di una cocente eliminazione. Il difensore della Juve ci sarà: "Non so quello che farà Giorgio (Chiellini ndr), da parte mia c'è voglia di continuare per poter essere d'esempio e da guida per i tanti giovani che vestono questa maglia", ha dichiarato nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la Turchia, altra esclusa dal Mondiale dopo la sconfitta contro il Portogallo (3-1).
Italia, le parole di Bonucci
"Le 48 ore dopo l'eliminazione sono state veramente dure - continua Bonucci -, un gruppo che ha fatto dell'entusiasmo la sua forza si è ritrovato a bocca chiusa e in silenzio nelle situazioni di unione e di gruppo, dal pranzo agli spogliatoi. È stata la parte più dura, abbiamo cercato di sdrammatizzare dicendo che loro sono giovani e hanno diversi mondiali da giocare, che dovevano pensare a noi. Poi ha parlato il mister, ha messo un punto sul passato perché il futuro è adesso, bisogna partire per ricostruire quello che abbiamo ottenuto. Le basi ci sono".
Bonucci: "Avanti con Mancini"
Per Bonucci non ci sono dubbi sul fatto che Mancini debba restare alla guida dell'Italia: "Il mister ci ha dato qualcosa di unico in questi 3 anni. Si è creato una empatia che raramente si è respirata a Coverciano in altre occasioni. La logica conseguenza è aver raggiunto grandi obiettivi. Sul valore umano e tecnico non si discute. Poi i risultati fanno cambiare le percezioni, ma chi vive il campo vuole continuare questo percorso".
Gli spogliatoi a Palermo
Poi il difensore ha chiesto scusa per il modo in cui sono stati lasciati gli spogliatoi a Palermo: "Chiediamo scusa per come abbiamo lasciato lo spogliatoio dello stadio di Palermo, di sicuro la prossima volta faremo più attenzione, stavamo provando un momento di grande delusione e non abbiamo fatto caso a questi particolari che però fanno la diferenza'. Nelle prossime". Alle scuse si è unita anche la Federcalcio, attraverso il responsabile delle comunicazioni Paolo Corbi: "Ci scusiamo perché non è nostra abitudine agire così e abbiamo chiamato il Palermo Calcio per ribadirglielo. Purtroppo c'era un clima di grande delusione e dovevamo pure prendere subito il volo per tornare a Coverciano. Anche se bisogna aggiungere che certe cose trovate negli spogliatoi dello stadio non ci appartenevano".