L'intuizione giusta

Leggi il commento alla scelta di puntare sugli oriundi nella Nazionale
L'intuizione giusta© Getty Images
Alberto Polverosi
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Il tema degli oriundi in Nazionale purtroppo non riguarda soltanto il calcio. È una discussione che si allarga alla politica, alla società, al costume. Ma se per una volta possiamo confinarlo nel nostro mondo, nel mondo del calcio, si può essere d’accordo con la scelta di Mancini e dei suoi predecessori. E non importa neppure scomodare i tempi di Sivori e Montuori, bastano i nostri tempi. Il problema semmai sono le scelte. Il caso di Retegui è lampante: l’Italia aveva bisogno di un attaccante come lui? Senza dubbio sì. Immobile e Raspadori erano infortunati, Scamacca lontano dalla condizione migliore, i centravanti italiani puri da convocare sono a metà e anche oltre della classifica dei cannonieri. Retegui è stata una scelta giusta e lo ha dimostrato fin dal debutto, due partite, due gol, qualche buon movimento e la voglia di mettersi a disposizione della squadra, di farsi coinvolgere. Ha 24 anni, magari non siamo di fronte a un altro Batistuta, ma torniamo sempre alla domanda-base: se Mancini non inventava questo colpo a sorpresa, chi avrebbe giocato al suo posto?

Le altre nazioni

Germania e Francia sono più avanti di noi, attraverso le loro strutture hanno fatto crescere e maturare generazioni di nuovi tedeschi e nuovi francesi ben prima di noi. Hanno tracciato una via che in Italia è stata a lungo trascurata solo perché in casa nostra c’era un’autostrada che portava dritto ai campioni, a Baggio, Mancini e Zola prima, a Vieri, Del Piero e Totti poi. C’era l’abbondanza, di più, la ricchezza. Se Mancini diceva a Sacchi che in Nazionale non sarebbe più andato, pazienza. Mancio non era la prima scelta all’epoca, oggi sarebbe l’unica. Quando hanno smesso loro, è iniziato il declino, interrotto solo dalla fantastica stagione europea di Mancini ct. Ecco, proprio il ct è la nostra garanzia quando si tratta di individuare in un giocatore certe qualità. Ce ne sono pochi di tecnici bravi quanto lui a dire se Tizio può giocare o no a certi livelli. Poi qualcuno non ce la fa a confermarsi (Balotelli, Zaniolo), ma se Mancini vede un marchio, tranquilli che è quello giusto. Così, se domani scopre un altro Retegui in Svizzera o in Perù, e se di quel giocatore ne ha bisogno in Nazionale, perché non convocarlo? È finito il tempo in cui potevamo scegliere in Serie A, adesso non possiamo fare tanto gli schizzinosi, siamo poveri di talenti e vanno cercati dove ancora ci sono. Il nostro capocannoniere di tutti i tempi in Nazionale è Gigi Riva (35 gol) che ha smesso di giocare in azzurro nel ‘74, mezzo secolo fa. Il capocannoniere dell’Inghilterra è Kane, dell’Argentina è Messi, del Portogallo è Ronaldo, del Belgio è Lukaku e della Francia è Giroud, tutta gente che gioca ancora. Non possiamo aspettare il Messia, dobbiamo andare a cercarlo ovunque.


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