Mancini: "Zaccagni non convocato? Ci sono motivazioni più che valide"

Il ct dell'Italia torna sulla non convocazione dell'esterno della Lazio: "Non è che non chiamo un giocatore così..."
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ROMA - "Zaccagni? È lo stesso discorso fatto per Mancini: lo abbiamo fatto debuttare in Nazionale noi, questo vuol dire che crediamo nel giocatore. Quindi deve continuare a giocare, io non è che non chiamo un giocatore così, se uno è bravo io lo chiamo. Però ci sono delle motivazioni più che valide". Così il ct dell'Italia, Roberto Mancini, a margine della presentazione del rinnovo della partnership tra Figc e Tim, risponde sul perché Zaccagni della Lazio non è stato inserito nelle ultime convocazion.

"Nations League? Quando perdiamo conta, quando vinciamo con conta"

"Avremo diversi giorni per preparare la Nations League, a giugno, siamo positivi a riguardo. È una competizione importante, ci sono tutte squadre europee, noi siamo arrivati due volte alla fase finale e proveremo a vincerla. Molti si dimenticano che in Nations League abbiamo passato un gruppo con Germania e Inghilterra, non era facile. La Nations League quando perdiamo conta, quando vinciamo non conta: penso serva una via di mezzo", ha aggiunto Mancini.

Il ct: "Balotelli capitolo chiuso. Mancini..."

"Balotelli in Nazionale è un capitolo chiuso? Sì, penso di sì. Gianluca Mancini? Lo abbiamo fatto debuttare noi in Nazionale, quando era ancora all'Atalanta, questo significa che crediamo nel giocatore, poi sono state fatte delle scelte ma è quasi sempre stato con noi", ha precisato il ct.

No al Mondiale allargato

"Se mi piace il Mondiale allargato? No, così si aumentano ancora le partite, mentre penso che si debba provare a diminuirle, per dare la possibilità ai giocatori di respirare ogni tanto, sennò arrivano a un momento della stagione che sono molto stanchi", ha spiegato.

Mancini: "Polemica sugli oriundi senza logica"

"Quella sugli oriundi in Nazionale è una polemica senza logica. Avete mai provato a fare una lista di attaccanti italiani convocabili in azzurro? I giocatori non ci devono rimanere male, devono giocare e fare gol, se li fanno e fanno bene noi li chiamiamo. Per noi non è più semplice chiamare un giocatore dall'altra parte del mondo. Tutte le nazionali lo fanno, se noi abbiamo la possibilità di chiamare giocatori che giocano in Italia siamo contenti", ha concluso il commissario tecnico.


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