ROMA - L’ingresso graduale dei giovani, forse uno alla volta, non di più: l’autentico nuovo ciclo della Nazionale è rinviato alla prossima estate. Spalletti, almeno sino all’Europeo in Germania, se riusciremo a qualificarci, punterà sull’esperienza e sui giocatori più collaudati, come il primo giro di convocazioni ha confermato: gli ultratrentenni Biraghi e Darmian scelti come alternative a Dimarco e Di Lorenzo. Spinazzola, campione d’Europa, è andato due volte di fila in tribuna. Udogie (titolare al Tottenham) e Cambiaso (subito in evidenza con la Juve) erano due nomi spendibili e accreditati. Dovranno attendere, meritare e guadagnare la convocazione, ma l’ex Udinese potrebbe entrare al prossimo giro. Spalletti procederà con molta cautela o prudenza, gli unici tagli su cui ci si può sbilanciare riportano ai nomi di Verratti (ora in Qatar) e Bonucci (emigrato in Germania) che hanno dato la propria disponibilità e non si arrendono, ma hanno oggettivamente possibilità remote, per non dire inesistente, di rientrare nel giro. Appena un filo di chances in più per Jorginho, ora riserva dell’Arsenal, ma solo perché gioca in un ruolo in cui c’è poca concorrenza. Sembrano ancora prematuri i tempi per una promozione di Ricci o di Rovella dietro a Cristante e Locatelli. Il ct, peraltro, dopo la partita con l’Ucraina, ha preannunciato novità in difesa e in attacco, ma non a centrocampo, dove non ha utilizzato Pessina e Lorenzo Pellegrini, ai limiti dello stiramento. Se Barella va considerato un punto fermo e Frattesi è esploso, ci si aspetta la crescita di Tonali, mai davvero convincente in azzurro. Il reparto è coperto.
Certezze
Dietro, invece, largo alle riflessioni, partendo da una notizia. Acerbi, il centrale dell’Inter, ha saltato Macedonia e Ucraina solo perché non ancora recuperato dall’infortunio al polpaccio: se darà piene garanzie nelle prossime settimane, verrà convocato per le sfide con Malta e Inghilterra. E’ uno dei veterani con cui ha parlato il ct. Ha buone possibilità di rientrare Buongiorno, il capitano del Torino, protagonista al debutto in Nations con l’Olanda. Casale gode della stima di Spalletti, vedremo se resisterà Romagnoli dietro a Bastoni. Scalvini (che Mancini fece debuttare nel 2022 a 18 anni e dopo appena 759 minuti in Serie A) ha dimostrato a San Siro prospettive enormi. Berardi, dopo il ko di Politano, non era al top e la scelta è ricaduta su Orsolini, arrivato con entusiasmo a Coverciano. Da decifrare il futuro azzurro dell’esterno del Sassuolo, è un asso su cui Spalletti punterebbe. Ci sarà di sicuro, anzi è già stato annunciato dal ct, il ritorno di Gianluca Scamacca, due gol alla terza giornata, il giorno dopo le prime convocazioni. Viene da un intervento al ginocchio e da un lungo rodaggio, ma il ct certo gli riserverà un posto in prima fila con Raspadori e Immobile. Retegui dovrà crescere con il Genoa, Kean piace e verrà tenuto sotto osservazione. Se metterà la testa a posto, è uno dei centravanti alternativi (insieme al jolly Chiesa) di cui parlava Lucio. Bagarre in avanti.