Italia-Malta, le pagelle: motorino Dimarco, Berardi di sostanza

Le valutazioni degli azzurri di Spalletti dopo il successo per 4-0 contro l'undici di Marcolini
Edmondo Pinna
5 min

Italia-Malta

Spalletti (Ct) 7 

Il gioco è chiaro: giropalla ad aprire la congestione che neanche all’ora di punta, il muro di Malta frantumato poco per volta con il dentro-fuori che fa saltare le cerniere. Niente assalti all’arma bianca, ragionamenti, «perché se siamo convinti della nostra forza, Malta e Inghilterra sono solo due ostacoli». Il primo è andato... 

Donnarumma 6 

Calma olimpica su un’uscita sulla nostra trequarti, parte da lui - play aggiunto - l’azione del 3-0. Spettatore ed è meglio così per una sera, le parate decisive e non necessariamente belle le avrà tenute dentro per Wembley. Dopo il nostro Europeo, quello è anche il suo stadio. 

Darmian 6,5 

Diligente che magari non ruba l’occhio, ma il lavoro che fa è prezioso e solido. Non sale troppo e non spinge come di Dimarco, ma va bene così, vale l’impegno e l’applicazione intelligente al tema. 

Mancini 6,5 

Subito una traversa, di testa, che da quelle parti vale come la specialità della casa. Quando c’è da duellare sporco non si tira indietro, gli viene bene. L’urto da reggere non è certo devastante. 

A.Bastoni 6,5 

Lavoro diligente e pulito, è quello che serve: dei tre è l’Aramis della difesa, il moschettiere più elegante. Prende due colpi, uno dietro l’altro, che non lo abbattono. 

Dimarco 6,5 

Funziona meglio quella corsia, a sinistra insistiamo e lui non si risparmia, solito motorino perpetuo come il parigino Pendolo di Foucault. Quando inventa lui, qualcosa arriva sempre in cassa. 

Udogie (34’ st) 6 

E’ il primo debuttante della gestione Spalletti. Undici minuti per capire l’effetto che fa, recuperando il pallone che vale il 4-0. 

Barella 6 

Ordine a centrocampo, pulisce palloni e prova a giocarli. Lo fa splendidamente quando intuisce le intenzioni di Berardi, gli legge in anticipo l’intenzione ed è un assist al bacio. 

Frattesi (20’ st) 6,5 

Recupero da centometrista ma soprattutto il gol del poker (il suo quarto nelle ultime tre presenze azzurre) valgono il voto in pagella. 

Locatelli 6,5 

Nel ruolo che predilige, che gli sta addosso come un vestito firmato, raccoglie e imposta, dà il “la” all’orchestra che non sempre suona a memoria ma lui la rimette in riga. Non si può fare a meno di lui. 

Bonaventura 7 

E’ il suo momento magico, novello re Mida: trasforma in oro tutto quello che tocca, il “tiraggiro” di matrice viola è una pennellata che serve per dipingere il suo primo capolavoro in azzurro. Ispiratissimo, anche quando c’è da fare legna a centrocampo. Biraghi (43’ st) sv 

D.Berardi 7,5 

Fa le cose per bene, pare non appariscente, ma sostanzioso e sostanziale. Come quando recupera da magistero un’incursione veloce di Camenzulli. Si concede un colpo da biliardo, gioco di sponda e la 8 in buca. E poi anche il bis. 

Orsolini (20’ st) 6 

Entra quando la fiamma azzurra si sta trasformando in cenere, ci sta la voglia di ravvivarla. Anche con un colpo di tacco. 

Raspadori 6,5 

Vede e sente il gioco, allarga e si trova con Kean, il falso nueve è la sua missione e la porta avanti con dedizione, impegno, sacrificio. Quando Spalletti lo scioglie dal legaccio, spostando Kean di punta, nasce la rete del 3-0. 

Kean 6,5 

Perde un pallone che poteva costar caro ad altre latitudini, per fortuna davanti c’è Malta. Lo fermano in due in area più con le cattive che con le buone. Ci mette sempre la tigna. Apprezzatissimo. Finisce da centravanti puro, cicca un pallone che sembrava gol e che, per l’impegno e la dedizione, avrebbe meritato. Il San Nicola apprezza. 

Scamacca (34’ st) 6 

Prove da centravanti di mestiere, arriverà il suo tempo. 


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