Buffon: “Non so dove arriverà l’Italia, ma non tradirà le aspettative”

Il capodelegazione azzurro in visita all’Onu parla della squadra di Spalletti e ricorda USA ’94: “Delusione cocente”
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NEW YORK - "Il mio lavoro è cercare di rappresentare nel modo migliore l'Italia e la nazionale italiana soprattutto in assenza del presidente, dando un ausilio quando è possibile alla squadra, ai ragazzi, allenatore e allo staff". Così il capodelegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon, in visita al Palazzo di Vetro dell'Onu in occasione della trasferta azzurra a New York. "Finale 1994 in America? La delusione fu cocente, ma appena l'arbitro fischiò mi arrivò la convocazione in prima squadra con il Parma, quindi ho questo doppio ricordo. Se avessimo giocato quella finale nella East Coast qualcosa sarebbe cambiato perché l'appoggio e il sostegno della comunità italiana ci avrebbe dato più forza".

Buffon e il futuro dell'Italia

"Non so dove arriveremo, ma difficilmente tradiremo le aspettative. Anche grazie al lavoro del presidente della Federazione e del ct questa squadra sta tirando fuori delle qualità ben espresse che ci caratterizzano e ci fanno sempre fare la partita. Alcune volte puoi perdere, ma in questo modo difficilmente sbagli l'appuntamento".


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