Italia, ci vorrebbe un altro Baggio
Dall’inviato Giuseppe Pistilli
TALLINN - Il 3-0 all’Estonia è stato firmato da Roberto Baggio e da Mancini. Guardacaso si tratta di due fuoriclasse al di sopra di ogni schema, insofferenti al morso, fedeli più al loro istinto che ai mattinali di servizio.
Non era proprio l’attacco del pezzo, ma era il cuore. Pistilli è stato un vero intenditore di calcio e quella sera a Tallinn mise in chiaro cosa sarebbe stata la Nazionale senza quel fenomeno. Il titolone in prima pagina del Corriere dello Sport-Stadio era: “Baggio, grazie di esistere”. Voto di Pistilli nelle pagelle: 8,5. Giudizio: “La classe immensa lo accompagna anche in questo sperduto campetto baltico. Fa tutto (o quasi) lui. Inventa gioco, lo smeriglia, lo conclude e sempre con lo stile del campione con la “C” maiuscola. Che cosa sarebbe senza di lui questa Nazionale?”. I giovani lettori, che purtroppo per loro non hanno letto quei pezzi e quel giornale all’epoca diretto da Italo Cucci, devono sapere che Peppe non era uno di manica di larga quando dava i voti. Probabilmente otto e mezzo è stato il voto più alto assegnato nella sua carriera.
