Caso Alunni: la Disciplinare Nazionale proscioglie il Perugia
La Commissione Disciplinare Nazionale si è espressa ieri sul deferimento dello scorso 13 gennaio del Procuratore federale Stefano Palazzi a carico del presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, accusato di violazione dell’articolo 1 comma 1 del Codice di Giustizia Sportivo
ROMA - La Commissione Disciplinare Nazionale si è espressa ieri sul deferimento dello scorso 13 gennaio del Procuratore federale Stefano Palazzi a carico del presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, accusato di violazione dell’articolo 1 comma 1 del Codice di Giustizia Sportivo «per aver contravvenuto agli obblighi di lealtà, probità e correttezza». A titolo di responsabilità diretta era stata deferita anche la società del Perugia calcio. In dibattimento la Procura federale ha richiesto l’inibizione per un mese di Santopadre e un’ammenda di 10.000 euro per il club umbro. I deferiti, con memorie tempestivamente depositate dal giurista napoletano Eduardo Chiacchio, hanno invece insistito per il proscioglimento. La vicenda trae origine dal noto caso Alunni, giovane calciatore finito al centro di un intrigo suo malgrado. Il Perugia aveva firmato una liberatoria e poi aveva proposto una vertenza contro il Bologna, per riscuotere il premio di preparazione in realtà non dovuto. La difesa ha dimostrato che la responsabilità andava addebitata ad altro dirigente, che aveva realmente sottoscritto il ricorso, e non al presidente Santopadre che è stato prosciolto insieme con la società.
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