© LAPRESSECOSENZA - Alla vigilia delle finali playoff, Piero Braglia, allenatore del Cosenza, ha parlato così della sfida tra i rossoblu e la Casertana: "Sicuramente una delle due squadre andrà fuori, speriamo siano loro: abbiamo preparato bene la partita, speriamo di fare un’ottima gara. Noi impostiamo la formazione partita per partita, a chi fa bene va data sempre un’opportunità ma i titolari si decidono in base a come si imposta la gara". Sarà necessario un grande pubblico per passare il turno: "Un altro appello al pubblico? Oggi non ne ho fatto neanche uno, strano - sorride Braglia - Ogni gruppo ha le proprie motivazioni e noi non possiamo metterci in mezzo alle loro ragioni, io faccio l’allenatore: certo l’affetto del pubblico serve, spero che vengano in tanti e che ci spingano come l’altra volta. Se passi i turni la gente arriva, mi hanno detto del Pordenone un anno fa, ma mi accontenterei anche del pubblico che c’era col Catanzaro, c'era un’atmosfera meravigliosa". L'avversario dei calabresi è senz'altro ostico: "Con la Casertana abbiamo sempre sbattuto contro, si sono arroccati in difesa e ci hanno punito in contropiede anche in casa loro: sono una squadra quadrata, una squadra che sta bene, che ha fatto fatica a trovare la propria dimensione coi cambi d’allenatore ma che ora è in salute". Il tecnico del Rende, Bruno Trocini, ha detto che, per loro, i campani erano il peggior avversario possibile: "Ci sono squadre più forti negli altri gironi, ma se lo dice Trocini ci credo perché è un tipo che parla poco, ma a buon senso. Nella Casertana il più pericoloso è Turchetta, che si sposta molto e non dà riferimenti; dovremo cercare di fare qualcosa per fermarlo. Inoltre c’è Pinna che sta facendo benissimo, Polak è un ottimo centrale, Romano ha buoni inserimenti… Dovremo stare attenti. Noi siamo tutti abili e arruolabili, salvo problemi all'ultimo momento" conclude Braglia.