Benalouane shock: pugno in faccia a un tifoso avversario

Il difensore, ex Fiorentina, Parma e Atalanta, ora milita in Serie C con il Novara. I fatti dopo la gara col Piacenza
Benalouane shock: pugno in faccia a un tifoso avversario© Getty Images
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ROMA - Al termine di Piacenza-Novara (34' giornata del Girone A di Serie C) Yohan Benalouane, giocatore dei piemontesi (ed ex, in Italia, di Cesena, Parma, Atalanta e Fiorentina), è stato avvicinato da alcuni tifosi del Piacenza: ne è nato un diverbio che, evidentemente, ha assunto toni sempre più accesi, visto che al termine Benalouane ha colpito con un pugno al volto un tifoso piacentino. Quest'ultimo, soccorso e portato in ospedale, è stato medicato con una decina di punti di sutura all'arcata sopraccigliare destra. Le forze dell'ordine, intervenute per accertare i fatti, nel frattempo hanno accompagnato Benalouane in questura per accertamenti. In serata il rilascio. 

La nota del Novara

"In merito a quanto accaduto nel post gara di Piacenza-Novara, e a quanto riportato dai media, il direttore generale Michelangelo Vitali tiene a chiarire la situazione:

"Ogni forma di violenza, in campo e fuori, è sempre inaccettabile e da condannare a priori, ma quanto accaduto allo stadio Garilli nel post gara di Piacenza-Novara non può trovare giustificazione alcuna. Al termine del match il presidente Massimo Ferranti è stato accerchiato e aggredito verbalmente da un gruppo di tifosi locali all’uscita dallo stadio. Gli stessi tifosi, non contenti, hanno poi aggredito anche due calciatori del Novara FC, recando offese personali ad uno di essi con epiteti di natura razzista e spintonandolo più volte, il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità. Il Club azzurro non giustifica la reazione del calciatore, la violenza è sempre una risposta sbagliata, figlia però di una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite. È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti e ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino mai più”.


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