"Maradona oltre Gardel, un dio, ma lasciatelo in pace": parla la leggenda Boca

Le parole di Hugo Orlando Gatti, simbolo del calcio argentino: "E' stato molto difficile avere a che fare con Diego, una delle personalità più importanti al mondo"
"Maradona oltre Gardel, un dio, ma lasciatelo in pace": parla la leggenda Boca
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ROMA - "Quello che dico prima di ogni altra cosa è lasciare Diego in pace. Ha già vissuto come poteva per tutta la vita. Ora finalmente ha un po' di pace. Immagino non sia stato facile essere Maradona, vivere come viveva lui, sempre circondato dalla gente. Sai cosa significa essere stato Maradona? Tremendo. Quindi lasciamolo stare adesso, per favore. Sono stanco di ascoltare qualsiasi persona che lo conosceva, dire come si è sballato con lui, o cosa ha fatto ad un certo punto. La famiglia, il dottor Luque, l'ambiente, basta" sono le parole di Hugo Orlando Gatti su Maradona in un'intervista a Olé. Simbolo del calcio argentino e del Boca Juniors, Gatti ha dichiarato: "Diego era un ragazzo intelligente, ma è ora di lasciarlo solo. Ora la sua famiglia vuole guadagnare più soldi. Maradona ha fatto i soldi dopo ave giocato a calcio, perché la gente lo amava e tutti aspettavano di vedere cosa diceva, cosa faceva, aveva persino una chiesa maradoniana. E ora tutti vogliono quei soldi". 

Le parole di Gatti su Maradona

"Non sono rimasto affatto sorpreso dal talento che aveva Maradona. L'altro Dio lo ha scelto come figlio prediletto e ora è più grande di Gardel" ha aggiunto Gatti, che poi ha spiegato: "E' stato molto difficile avere a che fare con Diego, una delle personalità più importanti al mondo come Cassius Clay, come Jordan, come Pelé, come presidenti degli Stati Uniti. Potrebbe essere stato un Dio sulla terra, ma in realtà c'è un solo Dio. Morto a soli 60 anni? Se questo è accaduto è perché doveva essere quel giorno e in quel momento, è perché il Signore lo ha determinato. È morto quando doveva morire, non cerchiamo altri giri".


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