Maradona, il figlio illegittimo Santiago Lara: "Non voglio riesumare il suo corpo"

A Live-Non è la d'Urso il ragazzo mai riconosciuto dal calciatore argentino scomparso di recente
Maradona, il figlio illegittimo Santiago Lara: "Non voglio riesumare il suo corpo"
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ROMA -  Barbara d'Urso è tornata a parlare di Diego Armando Maradona, della sua morte improvvisa e dei presunti figli illegittimi. Nel corso dell'ultima puntata del 2020 di Live-Non è la d'Urso è intervenuto Santiago Lara che, oltre a raccontare la sua storia, ha voluto fare chiarezza su alcuni pettegolezzi trapelati nei giorni scorsi. “Maradona ha avuto una relazione di cinque anni con mia madre. Mia madre aveva 19 anni e faceva la modella. Aveva cominciato a produrre le carte per il riconoscimento di Diego prima di morire. Mi chiamo Lara perché è il cognome dell’uomo che mi ha cresciuto", ha raccontato Lara, che porta il cognome del padre adottivo, l'uomo che l'ha cresciuto dopo che ha perso la madre all'età di tre anni per via di un cancro. "Io ho conosciuto Diego Armando Maradona in un albergo di Palermo, e lui già sapeva che ero suo figlio. Lui si è incaricato di tutto per il parto di mia madre in un ospedale privato. Non ricordo molto perché ero molto piccolo", ha aggiunto. Dopo la scomparsa de El Pibe de Oro, alcune notizie riportavano il desiderio di Santiago Lara di voler riesumare il corpo di Maradona ma il diretto interessato ha smentito con queste parole: "Io non voglio riesumare il corpo di mio padre e mai l'ho voluto. Il mio avvocato ha proposto la riesumazione, non io".

La reazione di Diego Armando Junior

"Adesso voglio aspettare che la giustizia faccia il suo corso, non voglio neanche prendere il DNA prelevato dopo l'autopsia. Se devo dipendere dalla giustizia dell'Argentina non so, è successo che certe cose vengano modificate da chi ha il potere nel mio Paese, ma continuerò a lottare. Ho un sogno comunque, conoscere Diego Armando Junior, che ha avuto l'opportunità di conoscerlo", ha fatto sapere Santiago Lara a Live-Non è la d'Urso. Non è tardata ad arrivare la risposta del primogenito di Diego Armando Maradona: "Finché sono vivo la salma di mio padre non si tocca. Se dal DNA prelevato prima della sua morte si saprà che è mio fratello non ho problemi, come non ne ho mai avuti con gli altri".


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