© Inter via Getty Images Inter, dilemma Calhanoglu: venderlo o no?
MILANO - L’imperativo è tenere l’asticella alta. Ma la realtà è che Calhanoglu non è incedibile per l'Inter, anzi. A determinate condizioni, insomma, il turco può lasciare i colori nerazzurri. E, volendo, questa sembra davvero l’estate giusta perché possa accedere. Si tratta, però, di uno scenario che deve ancora prendere corpo. Vale a dire che esiste un club interessato e pure gradito al giocatore, ovvero il Galatasaray. Ma una trattativa ancora non è partita, visto che la società turca non si è fatta avanti con una proposta. Tuttavia, il fatto che Stipcic, l’agente di Calha, sia volato a Istanbul lascia intendere che è allo studio la strategia giusta per affondare il colpo. In casa nerazzurra, comunque, hanno tutte le intenzioni di farsi trovare pronti. Un po’ come accaduto la scorsa estate, quando era stato il Bayern a sondare il terreno sempre con il centrocampista, per poi frenare. Allora, però, l’Inter aveva scelto preventivamente di alzare un muro. Stavolta, invece, il sacrificio di Calhanoglu non viene escluso. Cosa è cambiato dunque rispetto a 12 mesi fa?
I dubbi su Calhanoglu
L’andamento della stagione è la causa principale. Il regista turco, infatti, si è dovuto fermare più volte per una serie di guai muscolari. L’ultimo, rimediato proprio nella finale di Champions con il Psg, lo terrà fuori almeno per la sfida di questa notte con il Monterrey. Anche a causa degli infortuni, il rendimento di Calha è stato inferiore rispetto alla stagione precedente: non ha avuto tempo e modo per arrivare al top della condizione. Di qui, considerando i 31 anni già compiuti, il timore di poter andare incontro ad un’altra annata simile. Complicando ulteriormente, quindi, ciò che potrebbe accadere nel 2026, quando mancherà soltanto un anno alla scadenza del contratto del centrocampista. La verità è che per poter monetizzare la cessione di Calhanoglu è questa la finestra migliore. Attendere un’altra stagione vorrebbe dire che, per una sua eventuale uscita, andrebbe “regalato” o quasi…
Quanti soldi vuole l'Inter
Già, ma ad oggi, vendendo il suo regista, quanto potrebbe incassare l’Inter? Come premesso, dalle parti di viale Liberazione (ora trasferita a Ucla), non c’è nessuna intenzione di svendere e, quindi, di farsi tirare la giacca. Chi vuole Calha, insomma, lo deve pagare per il suo valore. Che resta ancora quello di uno dei migliori registi al mondo. Di qui il prezzo fissato a 40 milioni. Trattabili? Sì, ma fino ad un certo punto. Cedere il numero 20, infatti, obbliga ad andare a caccia di un sostituto, se non due considerata la posizione in bilico di Asllani. E un sostituto all’altezza, oltre ad essere difficile da trovare, costa tanto, forse troppo: basti pensare alle richieste di Lotito per Rovella o di Cairo per Ricci, due dei nomi circolati in queste settimane. Qualcosa potrebbe cambiare nel caso in cui Chivu preferisse piazzare un “medianone” fisico davanti alla difesa. Ma in questo senso non è ancora stato preso un indirizzo preciso. Si attenderanno le mosse del Galatasaray. Che, peraltro, è abituato a soddisfare richieste anche elevate di ingaggio (per Calha sarebbero a disposizione 10 milioni all’anno), molto meno a pagare cifre corpose per i cartellini. E, in questo prospettiva, c'è pure la variabile Osimhen di cui tenere conto. Per sperare di tenerlo a Istanbul occorre accontentare De Laurentiis. Ma a quel punto ci sarebbero anche le risorse per accontentare pure Marotta?
