© EPA Infantino e Fantozzi
Benfica-Chelsea è durata quasi 5 ore e stasera si rischia il bis: sono previsti fulmini e saette anche su Inter-Fluminense. Alla terza ora di diretta dello stoico Trevisani, al quale la fantasia e l'attendismo del pokerista non fanno certo difetto, sono crollato.
Enzo Maresca, il vincitore, si è subito unito al coro dei contestatori («questo non è calcio, è uno scherzo») capeggiato da Jürgen Klopp. Se intervistassimo altri dieci uomini di sport sull'evento voluto da Infantino, tutti e dieci darebbero la risposta del ragionier Fantozzi a Guidobaldo Maria Riccardelli sulla Corazzata Potemkin: «ll Mondiale per club... (pausa geniale)... è una cagata pazzesca!». Novantadue minuti di applausi.
E allora perché monsieur Gianni continua a parlare delle prossime edizioni? «Mi consulterò con altri», dice. Ma altri chi? I parenti in Svizzera?
Domanda innocente: agli arabi che gli hanno elargito 2 miliardi per farlo - il Mondiale club - cosa avrà promesso?
(Nella foto, l'avvocato svizzero Gianni Infantino, allora collaboratore del Centro studi dell'Università di Neuchatel, ospite nel '97 del corso per direttori sportivi di Coverciano, che non smetterà mai di creare mostri).

Secondo colpo. Lotito dixit: «Per Castellanos mi hanno offerto 40 milioni. Idem per Rovella, Gila e Zaccagni». E fanno 160. «Poi 35 per Tavares, 25 per Isaksen e 15 per Romagnoli». Per un totale di 235. «Ma non voglio smantellare la squadra».
The big cucumber (il cetriolone) is for you, Maurizio.
Il terzo. Dal 13 luglio Gasperini sarà a Trigoria per cominciare a lavorare. Auguro alla Roma di presentargli un piano di rafforzamento simile a quello dell'estate scorsa, che era ancora sotto gli effetti del settlement agreement.
Conosco Gasp e temo che non abbia alcuna intenzione di affrontare pesanti economie: i ds commercialisti non li digerisce. Ha qualità straordinarie, la pazienza non figura tra le principali. Anzi, non figura proprio.
