Juve, chi è David: lo chiamano “Iceman”, era erede di Osimhen

Dopo l’exploit al Gent, ha conquistato il Lilla, dove era arrivato per sostituire il nigeriano. Tutta la sua storia
Filippo Bonsignore
3 min

TORINO - Alla Juve ha anche fatto gol. È accaduto lo scorso 5 novembre nella sfida di Champions League tra il Lilla e i bianconeri: Jonathan David si è presentato alla Signora, che già all’epoca aveva posato gli occhi su di lui, con un gol che racconta molto delle sue caratteristiche. Progressione potente a ricevere il taglio profondo di Zeghrova e diagonale vincente che non ha lasciato scampo a Di Gregorio. Adesso il bomber canadese farà gol per la Juve e non è un passaggio di poco conto: lo chiamano infatti “Iceman”, uomo di ghiaccio, per la freddezza in area di rigore e la squadra di Tudor proprio di questo ha bisogno, di un cecchino implacabile negli ultimi sedici metri. La conferma del soprannome arriva dalle statistiche: David porta in dote 25 reti e 12 assist in 49 presenze nell’ultima stagione. Un bel biglietto da visita, non c’è dubbio, per questo ragazzo di 25 anni nato a Brooklyn, New York, da genitori di origine haitiana, e cresciuto in Canada, a Ottawa, dove è arrivato all’età di sei anni. Jonathan muove i primi passi su un campo di calcio con i Gloucester Hornets e con gli Ottawa Internationals, ammirando campioni del calibro di Henry, Ronaldinho, Drogba, Eto’o. 

I numeri di David in Europa

Nel 2018, ecco il primo salto in alto con lo sbarco in Europa: la chiamata giusta è del Gent, in Belgio, dove rimane per due stagioni: 37 gol in 83 presenze. È l’esperienza che gli apre le porte della Ligue1 e precisamente del Lilla, dove raccogliere l’eredità di un certo Victor Osimhen. Sì, proprio il centravanti nigeriano scelto nel 2020 dal Napoli e che ora potrebbe avere al suo fianco in bianconero se al direttore generale, Damien Comolli, riuscirà la clamorosa doppietta. Nei cinque anni con Les Dogues, David ha messo a referto 109 gol in 232 partite, rivelandosi un centravanti moderno. Prima punta, che può agire anche come seconda, potente, tecnica, fisica, capace di assecondare la manovra della squadra, di attaccare la profondità, di aprire spazi e, naturalmente, di fare centro. Nella Juve di Tudor, sarà il riferimento centrale del 3-4-2-1 e il suo dialogo con Yildiz promette meraviglie. E vedremo chi ci sarà alle sue spalle accanto al Dieci tra Conceiçao, Koopmeiners, Nico Gonzalez, Kolo Muani o magari Sancho. Mercato permettendo, il tecnico potrebbe anche cambiare modulo e varare un attacco pesante con due punte e Yildiz alle spalle. Il popolo bianconero inizia a sognare.  

 

 


Guarda gratis tutte le 63 partite del Mondiale per Club FIFA solo su DAZN© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Mondiale per Club