Johnny Rep, il capellone orange

Giocava all’ala, correva sulla fascia a testa bassa, aveva il dribbling facile e una buona predisposizione al gol
Furio Zara
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Calciatore capellone quando il calcio (anni ’70) era spettinato, miglior realizzatore olandese in Coppa del Mondo (7 reti), due Mondiali e due secondi posti, nel 1974 in Germania e nel 1978 in Argentina, con l’Olanda entrambe le volte battuta dai padroni di casa. Giocava all’ala, correva sulla fascia a testa bassa, aveva il dribbling facile e una buona predisposizione al gol: 12 in 42 presenze con la nazionale. Gli juventini lo ricordano perché nel 1973 a Belgrado saltò più in alto di Longobucco e segnò il gol con cui l’Ajax sconfisse la Juventus nella finale della Coppa dei Campioni che quell’anno si disputò a Belgrado. Dopo la finale di Buenos Aires del 1978 non si presentò (lui come altri compagni) a ritirare la medaglia d’argento. Tempo dopo spiegò: «Non andammo per protesta contro la giunta militare».

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