ROMA - Il calcio italiano, a livello diretto, incide per circa l’11% del Pil (Prodotto interno lordo) del calcio mondiale. Secondo i dati pubblicati nell’ultimo bilancio integrato (2014-15), la Figc sviluppa attraverso le sue molteplici attività, in ambito domestico e all’estero, ricavi operativi per 153,5 milioni di euro, un volume d’affari di una grande impresa a livello nazionale. Il nostro sistema, nel complesso, è al quarto posto, in Europa, per numero di “calciatori tesserati” (1.062.294), dietro solo a Francia (1.744.071), Inghilterra (1.852.374) e Germania (2.220.234). Siamo un prodotto di assoluto valore economico-sportivo. É per questa ragione che la Fifa, massimo organo di governo del calcio, è seriamente preoccupata per una possibile esclusione dell’Italia dalla fase finale della prossima Coppa del Mondo (Russia 2018).
LA TORTA DEI RICAVI FIFA - La mancata partecipazione a Russia 2018 può trasformarsi in un’apocalisse, come sottolineato dallo stesso presidente della Figc (Carlo Tavecchio), soprattutto in ambito economico.
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