Mondiale, lo Stadio 974 ha ospitato l'ultima partita: smantellato per un motivo incredibile

Il match degli ottavi vinto dal Brasile contro la Corea del Sud è stato l'ultimo giocato nell'impianto di Doha: costruito riciclando container navali, 'traslocherà' in Sud America
Mondiale, lo Stadio 974 ha ospitato l'ultima partita: smantellato per un motivo incredibile
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DOHA (QATAR) - È durata poco più di un anno la vita dello 'Stadium 974', impianto sportivo con una capacità di circa 45mila spettatori e situato nel distretto industriale di Ras Abu Aboud a Doha, che è stato inaugurato il 30 novembre 2021 in occasione della sfida di Coppa araba tra Emirati Arabi Uniti e Siria. Realizzata riciclando 974 container navali, la struttura verrà infatti smantellata dopo aver ospitato sei partite della fase a gironi della Coppa del Mondo in Qatar e infine il match degli ottavi di finale vinto 4-1 dal Brasile contro la Corea del Sud.

Il 'trasloco'

Lo 'Stadium 974' però, primo 'stadio provvisorio' nella storia dei Mondiali, non cesserà di esistere ma più semplicemente 'traslocherà'. Secondo le ultime indiscrezioni infatti potrebbe trovare una nuova vita in Uruguay dove dovrebbe essere rimontato e potrebbe forse un giorno ospitare nuovamente delle sfide di Coppa del Mondo. Il Paese sudamericano infatti sembra intenzionato a prendere parte a una candidatura pan-sudamericana per la competizione iridata del 2030.

Il destino degli impianti

L'impianto non resterà così una 'cattedrale' nel deserto qatariota, con l'Emirato che ha studiato dei piani alternativi anche per gli altri stadi. Come spiega infatti il 'Financial Times' nella sua edizione online, l'impianto 'Al Janoub' (disegnato dalla celebre architetta Zaha Hadid) verrà messo a disposizione delle squadre di calcio locali dopo la Coppa del Mondo mentre il 'Khalifa International' rimarrà lo stadio nazionale del Qatar. L'imponente 'Al Bayt', simile a una tenda e situato a circa 50 km a nord di Doha, è destinato invece a diventare un hotel di lusso (con una sala da 32.000 posti al centro), mentre il 'Lusail' (sede della finale mondiale del prossimo 18 dicembre) è destinato a diventare un 'hub comunitario'.


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