«Olivier, bravo a farsi chiamare»

Lizarazu, nel 1998 campione del mondo e oggi talent in tv
«Olivier, bravo a farsi chiamare»© Getty Images
Roberto Maida
4 min

DOHA (QATAR) - Ha i capelli ingrigiti e la barba incolta ma sorride fiero quando gli ricordiamo il primato incredibile che stabilì nell’anno 2001: campione del Mondo e d’Europa in carica sia a livello di Nazionale, la Francia, che di club, il Bayern Monaco. Bixente Lizarazu, terzino sinistro basco nato al di qua dei Pirenei, oggi commenta le partite del Mondiale per la tv francese, TF1, e non dimentica le emozioni di vent’anni fa: «Sono state quattro vittorie memorabili. Ma ovviamente quello che preferisco resta la Coppa del Mondo vinta in casa, a Parigi. Avevamo uno squadrone». 

Questa Francia riuscirà a confermarsi campione dopo Russia 2018?

«Speriamo. In questo torneo ho notato grande equilibrio e anche qualche sorpresa, vedi il Marocco. Siamo nella fase decisiva, ora affrontiamo l’Inghilterra che è una squadra simile alla Francia, ogni scenario è possibile». 
 
La Francia del 1998 era fortissima. Ma questa ha Mbappé.

«Non ha senso paragonare due gruppi di epoche diverse. Oggi tra l’altro Deschamps gioca senza Benzema, Pogba, Kanté, Lucas Hernandez... Mi sembra però che la qualità offensiva della squadra sia eccellente, non solo per merito di Kylian. Avete visto come sta giocando Griezmann per esempio? Dobbiamo invece capire come si comporterà la difesa, adesso che il coefficiente di difficoltà sale». 
 
Anche Giroud, senza Benzema, si è esaltato.

«Non voglio entrare nella questione legata all’assenza di Karim, perché non vorrei essere male interpretato. Però Olivier è stato bravissimo a far cambiare opinione alla gente e all’allenatore. Non dev’essere stato facile per lui rimanere ai margini della squadra per quasi un anno». 

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Cosa pensa dell’Italia ancora fuori dal Mondiale?

«Penso sia un peccato perché gli azzurri dovrebbero sempre partecipare alle grandi manifestazioni. Ma a volte le delusioni dipendono da situazioni casuali, non da un collasso del sistema. Non dimentichiamo che l’Italia solo un anno fa ha vinto l’Europeo. Non è tutto da buttare ora». 
 
È andata male anche alla Germania e alla Spagna, in Qatar.

«Non me lo aspettavo. Specialmente la Germania fuori al primo turno era abbastanza imprevedibile, in un girone non così difficile. Non capisco, i tedeschi hanno enorme qualità nella squadra eppure hanno incassato una nuova delusione. Vai a capire perché». 


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