Inviato a Doha
Sembra uno scherzo. Invece è un problema. Robert Lewandowski, il simbolo della Polonia, uno dei più forti centravanti della sua generazione, non riesce a segnare in un Mondiale. Di gol ne ha fatti 76 in 135 partite con la sua Nazionale, senza contare i 558 erogati ai club in 763 esibizione. E però la Coppa del Mondo gli porta male. Nel 2018 in Russia, torneo assai deludente per tutta la squadra, era rimasto a secco.
Occasione sprecata
Ieri a Doha ha avuto l’occasione, la grande occasione, ma l’ha sprecata. Ha sbagliato il rigore che si era procurato, trasferendo la gloria sulle mani di Memo Ochoa, portiere del Messico, che subito dopo la partita (finita 0-0) ha ricevuto una proposta hot da una professionista di Only Fans.
Curiosa astinenza
E’ davvero curiosa l’astinenza di Lewandowski, che per tiri tentati (11) e expected goals (2,2) avrebbe certamente meritato di cancellare lo zero macchiato sulla sua carriera. Gli restano due partite in un girone complicato, perché sconvolto dal risultato di Argentina-Arabia Saudita, per rimediare. Ma se anche fallisse, a differenza di Messi punterebbe magari al Mondiale 2026 quando avrà 38 anni: non potrebbe mai ritirarsi con questa lacuna professionale.