ROMA - Ecco i principali casi da moviola delle sfide della domenica dell'ottava giornata di Serie A.
INTER-MILAN - Un derby è sempre complicato da decriptare. Tagliavento, pur senza brillare, lo governa secondo il suo stile, il rigore è solare.
SENZA VAR - Partiamo dal penalty, netto: Rodriguez cintura e abbraccia D’Ambrosio e lo tira giù, Tagliavento fischia subito, con sicurezza, il penalty, il VAR (Orsato) controlla solo per il pro-forma, non ci sono dubbi (l’atteggiamento di Rodriguez vale più di mille VAR).
MONTELLA: «IL RIGORE NON C'ERA» - FOTO - SPALLETTI SCATENATO
OCCHIO NUDO - Annullato, ancora, il gol dell’eventuale 1-1 a Musacchio: per vedere l’off side non serve replay, è talmente macroscopico il fuorigioco sul tiro di André Silva che colpisce il palo.
OCCHIO... DI FIORE - Molto bravo l’assistente numero uno, Di Fiore: perché sul gol di Suso, sulla traiettoria del pallone c’è Cutrone che si abbassa per lasciar passare il pallone ed è tenuto in gioco (non proprio di moltissimo) da Miranda. Lo stesso Di Fiore vede bene sul primo gol di Icardi (lo tiene in gioco Musacchio sul cross di Candreva) e sull’off side di Icardi ad inizio gara (millimetrico).
BEATA TECNOLOGIA - Ad onor del vero, il pallone che Handanovic di ributta in porta è entrato abbastanza nettamente. Ma la Gol Line Tech entra in gioco sul 2-2 rossonero, santificando la regolarità del gol. Bonaventura tira, il portiere nerazzurro salva proprio sulla linea, poi però, sulla carambola, fa... autogol.
DISCIPLINARE - C’è un errore nella gestione disciplinare di Tagliavento: l’ammonizione di Vecino (di per sé giusta) nasce però da un fallo di Biglia che ferma con il braccio destro largo un tentativo di sombrero di Borja Valero.