JUVE-LAZIO 2-1: ORSATO 7
Quando si dice: basta la parola. In questo caso, il nome. Con Daniele Orsato in campo, nessuna protesta sopra le righe, nessun eccesso, la differenza con (quasi tutti) gli altri si sente e sarà un problema, visto che l’AIA non è riuscita, per incapacità e scelte non meritocratiche ma politiche, a far crescere una nuova generazione. Un paio di dati, per capire: al 30’ del primo tempo, Orsato, accompagnato dalla squadra “europea” (Manganelli sarà il suo assistente - con Giallatini - Preti la riserva) aveva fischiato appena 8 falli che sono diventati 13 a fine primo tempo (poi 33 a fine gara, secondo tempo più tosto e di sostanza per l’arbitro).
RIGORE/1
E’ il VAR che fa vedere a Orsato che il braccio sinistro di Bastos largo sul tiro di CR7 è dentro l’area (l’arbitro aveva fischiato punizione al limite). L’internazionale di Schio va comunque a rivedere l’episodio (all’inizio sbaglia lato per il monitor), pure se è una cosa oggettiva, indicazione data agli arbitri per garantire sicurezza a tutti.
RIGORE/2
Netto il penalty concesso alla Lazio: Immobile in anticipo su Bonucci che lo stende, Orsato è sicuro.
REGOLARE
Regolare il 2-0 di CR7: sul passaggio di Dybala, è dietro la linea del pallone.