Roma-Fiorentina 2-1
Il rigore? Chiffi tocca il pallone e doveva fermare il gioco
Non benissimo Chiffi, che pure per buona parte del match ha tenuto in pugno la situazione. Però: sul rigore finale commette almeno tre errori, il più veniale dei quali il motivo della concessione del penalty stesso. Ok il rigore alla Roma (netto fallo di Lirola su Bruno Peres), ok annullare il gol di Mancini (fuorigioco sulla punizione di Kolarov, manca una punizione dal limite per la Roma (e il giallo) per fallo di mano di Caceres.
Patatrac
Arriviamo al rigore, concesso per il fallo di Terracciano su Dzeko, si discute sia per l’entità del contatto (che alla fine arriva), sia perché il pallone potrebbe non essere più in gioco (per dire: siamo lontani da Spal-Inter e Genoa-Lecce). Ma c’è un fatto incontrovertibile: l’azione nasce da un colpo di testa di Spinazzola che colpisce l’arbitro e favorisce il tiro di porta di Carles Perez. In quel caso, Chiffi avrebbe dovuto fermare il gioco visto che, regolamento alla mano, il suo tocco favorisce «un’azione d’attacco promettente». E ancora, dopo aver fischiato il rigore, Ghezzal dopo il giallo lo manda a quel paese diverse volte e lo stesso portiere Terracciano si lascia andare a più d’una espressione pesante (un paio rasentano la blasfemia). Una bestemmia si sente nettamente prima del tiro di Veretout.