La rivincita dell’arbitro su Var e tecnologia

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La rivincita dell’arbitro su Var e tecnologia© Getty Images
Gianpaolo Calvarese
2 min

Quinta e penultima giornata nei gironi di Champions League, gli arbitri sono stati pressoché impeccabili, anche e soprattutto senza l’aiuto decisivo del VAR. Ci eravamo lasciati due settimane fa con un vera e propria giornata negativa da parte dei direttori di gara in campo europeo... Forse Rosetti avrà aggiustato il tiro, visto che invece ieri sera gli arbitri hanno diretto molto bene le gare, recuperando autorità e potere decisionale con scelte giuste dal campo. Unico, piccolo neo della serata. In Celtic-Shakhtar Donetsk, il fischietto olandese Serdar Gözübüyük ammonisce Zubkov per un fallo di reazione su Juranovic. L’ucraino scalcia in maniera volontaria a palla lontana l’avversario: ci poteva stare il cartellino rosso per punire il gesto antisportivo. Oltre a Milan e Juventus, erano in campo anche i nostri fischietti, con l’esperto Daniele Orsato a dirigere Lipsia-Real Madrid. Al Var c’era invece Paolo Valeri, con Carbone, Giallatini e Doveri come assistenti e quarto uomo. Normale amministrazione per il fischietto della sezione di Schio, a meno di un mese dall’impegno in Qatar, e non era così scontato, vista la difficoltà della partita: la rovinosa caduta degli uomini di Ancelotti gli ha sicuramente reso più agevole il compito. Ineccepibile anche il rigore concesso negli ultimi minuti ai Blancos. Squadra arbitrale nostrana anche in Borussia Dortmund-Manchester City, dove c’era Davide Massa, con Meli e Alassio come assistenti, Abisso come quarto uomo, mentre davanti ai monitor Var c’era Massimiliano Irrati. Partita dove il segno X sembrava scontato e prevedibile, vista la classifica nel girone...e così è stato. Partita tutto sommato semplice da gestire per il fischietto della sezione di Imperia. Al minuto numero 57 Massa concede un rigore solare al City (poi fallito): Emre Can stende Mahrez entrato in area in dribbling, non ci sono dubbi.


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