Moviola Verona-Inter, altro che direzione dell'azione: Bisseck era da rosso

L'arbitro indeciso sui cartellini: manca un'espulsione al difensore nerazzurro che ferma il brasiliano lanciato verso la rete di Sommer
Edmondo Pinna
2 min

Arbitro Doveri: voto 5

L’indecisione nella scelta (giallo? no rosso - nel taschino di sinistra, come al solito - anzi no, giallo) è peggio dell’errore. Tutto ruota attorno alla manca espulsione di Bisseck per il fallo su Giovane, sulla quale ha responsabilità anche il VAR (Aureliano, ormai protagonista col “trequarti” quando inquadrano il VOR, dopo essersi presentato in bermuda stile Milano Marittima). Ultima: solita gestione pessima del disciplinare (per dire, il pestone di Lautaro su Bella Kotchap?).

Bisseck da rosso

Ci riempiono la testa con giustificazioni, mistificazioni delle giustificazioni, arrampicate sugli specchi per coprire l’errore nel giustificare un errore. E con la frase «il calcio non vuole questo oppure vuole quest’altro». L’entrata in ritardo, scomposta ma non violenta, di Bisseck su Giovane era rosso. Per il calcio, per chi lo guarda, per chi ama il tennis o il basket. Ed invece stavolta la giustificazione è: la direzione dell’azione. Basta guardare le foto sopra. Non c’è nessuno fra Giovane e la porta, Sucic è lontanissimo (arriva molto dopo più vicino al pallone, non fatevi ingannare).

Nessun rigore su Pio Esposito

L’Inter chiede un fallo di mano di Bella Kotchap: prima fallo chiaro di Pio Esposito. Mano sinistra di Bella Kotchap sulla spalla di Pio Esposito che si lascia cadere: non è rigore.

VAR Aureliano: voto 4,5 

Di solito il trequartista è l’elemento di fantasia: ne ha usata parecchia per non richiamare l’OFR... 


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