© LaPresse Serie A, Lazio-Juventus 0-3: Pogba travolgente
Doppietta del francese e gol di Tevez. Nella ripresa espulso Padoin
ROMA – Pogba, Tevez e ancora Pogba. La Juve espugna l’Olimpico con un 3-0 autoritario e ristabilisce subito il vantaggio di tre punti sulla Roma. Contro una Lazio volenterosa ma poco incisiva in attacco, la squadra di Allegri gioca con sicurezza infilando il terzo successo consecutivo dopo le vittorie su Empoli e Parma. I numeri parlano chiaro: con dodici gol fatti e nessuno subito la Juve dimostra di attraversare un periodo di ottima forma sia fisica che mentale. Per i biancocelesti, invece, è la seconda sconfitta di seguito che ridimensiona per ora i sogni di terzo posto.
POGBA, CHE SHOW - Pioli lancia Klose dal 1’, con Candreva e Keita ad attaccare sugli esterni, mentre a centrocampo il trio Parolo-Biglia-Lulic aggredisce con personalità i bianconeri. La Juve, molto ordinata in difesa, punta sull’inventiva di Pirlo e Pogba per innescare Tevez e Llorente. La squadra di Allegri regge l’urto iniziale dei biancocelesti (un colpo di testa di De Vrij e un destro a lato di Candreva nel primo quarto d’ora), poi con il passare dei minuti guadagna campo e tra il 24’ e il 29’ diventa travolgente. Su un lancio preciso di Tevez, Pogba controlla la palla in area e di destro batte Marchetti. La Lazio perde compattezza e per poco non subisce il 2-0. Il francese prende di nuovo la mira, questa volta dal limite dell’area, e con un bellissimo destro a giro colpisce l’incrocio dei pali. Nel finale di tempo la Lazio prova ad alzare la testa. La reazione porta la firma di Candreva, che impegna al 35’ Buffon su un calcio di punizione. 3’ dopo ci prova Keita con un destro al volo fuori misura. In avvio di ripresa la Juve torna padrona del gioco con maturità e forza. La Lazio è in difficoltà e al 10’ subisce il raddoppio. Ottima discesa sulla destra di Marchisio e palla al centro per Tevez che di destro supera Marchetti. Pioli è arrabbiato e cambia. Fuori i deludenti Klose e Keita, dentro Felipe Anderson e Djorjevic. Allegri risponde inserendo Morata al posto di Llorente. Le sostituzioni biancocelesti non ottengo il cambio di marcia sperato e la Juve dilaga. Al 19’ segna ancora Pogba, che completa la sua grande prestazione con la doppietta. Poco dopo la Juve resta in dieci per la doppia ammonizione di Padoin, l’ultimo brivido di una partita che la Juve gestisce con sapienza fino al fischio finale.
Lazio-Juventus 0-3: tutte le statistiche
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Serie APOGBA, CHE SHOW - Pioli lancia Klose dal 1’, con Candreva e Keita ad attaccare sugli esterni, mentre a centrocampo il trio Parolo-Biglia-Lulic aggredisce con personalità i bianconeri. La Juve, molto ordinata in difesa, punta sull’inventiva di Pirlo e Pogba per innescare Tevez e Llorente. La squadra di Allegri regge l’urto iniziale dei biancocelesti (un colpo di testa di De Vrij e un destro a lato di Candreva nel primo quarto d’ora), poi con il passare dei minuti guadagna campo e tra il 24’ e il 29’ diventa travolgente. Su un lancio preciso di Tevez, Pogba controlla la palla in area e di destro batte Marchetti. La Lazio perde compattezza e per poco non subisce il 2-0. Il francese prende di nuovo la mira, questa volta dal limite dell’area, e con un bellissimo destro a giro colpisce l’incrocio dei pali. Nel finale di tempo la Lazio prova ad alzare la testa. La reazione porta la firma di Candreva, che impegna al 35’ Buffon su un calcio di punizione. 3’ dopo ci prova Keita con un destro al volo fuori misura. In avvio di ripresa la Juve torna padrona del gioco con maturità e forza. La Lazio è in difficoltà e al 10’ subisce il raddoppio. Ottima discesa sulla destra di Marchisio e palla al centro per Tevez che di destro supera Marchetti. Pioli è arrabbiato e cambia. Fuori i deludenti Klose e Keita, dentro Felipe Anderson e Djorjevic. Allegri risponde inserendo Morata al posto di Llorente. Le sostituzioni biancocelesti non ottengo il cambio di marcia sperato e la Juve dilaga. Al 19’ segna ancora Pogba, che completa la sua grande prestazione con la doppietta. Poco dopo la Juve resta in dieci per la doppia ammonizione di Padoin, l’ultimo brivido di una partita che la Juve gestisce con sapienza fino al fischio finale.
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