Serie A, Juve-Verona 4-0: +5 sulla Roma

Pogba e Tevez nel primo tempo chiudono la pratica in sette minuti, Pereyra e ancora l'Apache rifinisceono il risultato nella ripresa
Vladimiro Cotugno
3 min
TORINO - Già campione d'inverno, la Juve non si lascia sfuggire l'occasione di lanciarsi anche in fuga in questo 2015: 4-0 al Verona già seppellito di gol in Coppa Italia qualche giorno fa e girone d'andata chiuso a +5 sulla Roma, con un calendario davanti abbastanza agevole fino allo scontro diretto in programma il 1° marzo. Una pratica, quella dello Stadium, chiusa senza discussioni in soli sette minuti: apre Pogba con una gran botta dai venticinque metri dopo soli tre giri di lancette, chiude Tevez poco dopo con un destro violento in area sfruttando un prezioso velo del francese su cross di Morata (preferito a Llorente). Un inizio letale quello della squadra di Allegri e del numero 6 bianconero, salutato dai cori dello stadio con un eloquente «Non si vende Pogba» scandito più volte dalle tribune a testimoniare insieme affetto e timore per un'eventuale trattativa di cessione. La partita è già a senso unico, un monologo bianconero: Pirlo impegna Rafael su punizione e si diletta nel servire filtranti pericolosi uno dopo l'altro con la difesa veronese in continuo affanno, Chiellini di testa su calcio d'angolo manda alto sulla traversa, Cáceres sfiora il palo riprendendo la sfera ribattuta dalla barriera dopo un altro piazzato del regista bianconero, infine Pogba che poco prima dell'intervallo fa fuori un avversario e con un bel destro a giro chiama di nuovo Rafael all'intervento.

PEREYRA-TEVEZ, POKER SERVITO - Nella ripresa la storia non cambia, Juve padrona del gioco e del risultato: Mandorlini prova a dare una scossa ai suoi inserendo Saviola a mezz'ora dal termine ma a trovare di nuovo la rete sono ancora i padroni di casa: l'assist è di Chiellini che si avventura nella trequarti avversaria scaricando a Pereyra un pallone prezioso che l'argentino infila sotto la traversa. È il tris che chiude ogni possibile discorso, tranne quello della festa del gol che prosegue al 74': Marchisio offre a Tevez un filtrante goloso che l'Apache trasforma nella sua doppietta, tredicesimo centro stagionale in campionato per il capocannoniere solitario della Serie A.

STANDING OVATION PER TEVEZ - Ormai è accademia: Allegri inserisce il redivivo Pepe, Padoin e Giovinco in rapida successione per un finale alla ricerca di gloria per i neoentrati e per regalare all'Hombre del Pueblo bianconero l'ovazione di tutto lo stadio. Pogba regala colpi di classe, Pirlo dirige, Giovinco e Pepe ci provano fino alla fine mancando di precisione mentre Irrati non infierisce, decretando solo due minuti di recupero per non prolungare l'agonia gialloblù. Giro di boa a 46 punti per i Campioni d'Italia che piazzano l'allungo da padrona del campionato, chiudendo con la porta inviolata di Buffon anche la striscia negativa dei gol subiti.





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