ROMA - Superato il Milan, agganciato il Napoli al terzo posto e ridotto ad un punto il distacco dalla Roma. I gol di Keita, Biglia e Radu regalano alla Lazio la vittoria sulla Fiorentina e un bel salto in classifica. Un 3-1 netto e meritato, nonostante il calo negli ultimi 25' che ha riportato in partita la squadra di Sousa con il gol dell'ex Zarate e un Immobile che non vede la porta da ottobre. Una prova di forza e maturità che conferma l'ottimo momento per la squadra di Inzaghi (8 successi e 3 pari nelle ultime 12 giornate) e mette in luce tutte le difficoltà di una Fiorentina forse stanca, al secondo ko in tre giorni.
APRE KEITA - Aggressività, pressione e ritmi alti. La Lazio vuole indirizzare la gara fin da subito intimorendo la Fiorentina. Il centrocampo a cinque costruito da Inzaghi, con Milinkovic, Biglia e Cataldi in mezzo al campo, copre bene gli spazi e impedisce alla squadra di Sousa il solito palleggio. Bene in fase di copertura e bene anche in fase offensiva. Al 9' Tatarusanu è bravissimo a salvare d'istinto su un colpo di testa di Bastos su azione d'angolo. La Lazio ha voglia e preme sfiorando il gol anche al 22' con Immobile. L'attaccante ex Torino spreca tirando alto dal limite. Il vantaggio è nell'aria e arriva un minuto dopo. Bello lo spunto di Keita in area, con il controllo di sinistro e il diagonale di destro imparabile.
CHIUDE RADU - La Fiorentina accusa il colpo e non reagisce. A parte due lampi di Bernardeschi (un rasoterra centrale al 13' e un colpo di testa nel finale), nel primo tempo di Kalinic e compagni c'è solo confusione e poca intraprendenza. La Lazio invece ci prende gusto, insiste e nel recupero raddoppia. Milinkovic-Savic va a terra in area per un contatto con Tomovic, Irrati assegna il rigore che Biglia realizza. Paulo Sousa è furioso e nell'intervallo sostituisce il difensore serbo con Cristoforo. L'uruguaiano ha un buon impatto sulla gara e dopo 2' conquista un rigore per fallo di Biglia. Ilicic, però, si fa parare il tiro da un super Marchetti. Sousa cambia anche lo sloveno con Zarate. La mossa è giusta, perché al 19' l'argentino sfrutta un rimpallo in area e batte Marchetti. Fischiato dall'Olimpico, l'argentino ricambia facendo il gesto dell'orecchio verso la curva Nord. Inzaghi si copre con Kishna e Wallace al posto di Keita e Felipe Anderson. La Fiorentina ci crede e spinge, la Lazio regge l'urto e nel finale trova il 3-1 in contropiede con Radu.