Serie A, Lazio-Torino 3-1: Inzaghi al quarto posto

Maxi Lopez risponde a Immobile (17 gol in campionato). Nel finale arriva la prodezza di Keita, poi la chiude Felipe Anderson
Serie A, Lazio-Torino 3-1: Inzaghi al quarto posto© Getty Images
Davide Palliggiano
5 min

ROMA - Una prodezza, l'ennesima, per portare in alto la Lazio. Una bella Lazio ringrazia il solito Keita e batte 3-1 all'Olimpico il Torino. La squadra di Inzaghi, passata in vantaggio con Immobile, si fa raggiungere da Maxi Lopez e all'87' la risolve con un tiro a giro da standing ovation dell'attaccante senengalese. In pieno recupero, poi, arriva il sigillo finale di Felipe Anderson. Il Napoli, insomma, non scappa e resta a +4: i biancocelesti, scavalcano di nuovo l'Inter, mantengono la quarta posizione e la corsa all'Europa resta più che aperta.

MONOLOGO LAZIO - Il primo tempo è un monologo della Lazio, che ruba palla al Torino con una facilità disarmante e riparte, ma mai con la giusta cattiveria. La prima occasione è per Immobile, che per poco non sorprende Hart con uno stop e tiro dai 20 metri. Felipe Anderson, sulla destra, fa ciò che vuole, rubando spesso il possesso a un Barreca in netta difficoltà. Su quella fascia si sovrappone spesso anche Basta e per il Toro sono dolori. La Lazio chiede anche un rigore per una trattenuta di De Silvestri su Lulic considerata regolare da Mazzoleni.

Classifica Serie A

BRIVIDO TORO - Inzaghi perde Radu per un colpo al fianco destro ed è costretto a sostituirlo con Lukaku. Da quella fascia, la sinistra, nasce l'unico vero brivido per la porta di Strakosha, quando Iturbe calcia una punizione tagliata che non trova l'impatto di Belotti per un soffio (28').

PIU' CIRO CHE GALLO - Un Gallo sottotono quello del primo tempo, mentre dall'altro lato c'è un Immobile assatanato, al quale manca la giusta cattiveria per far gol. Come al 29', quando non sfrutta un tacco illuminante di Felipe Anderson e si incarta davanti ad Hart, o come quando si fa deviare un destro in corner da Rossettini (43'). L'ultimo sussulto del primo tempo è del Toro, in contropiede, con Ljajic, ma il sinistro sbilenco del serbo è a dir poco inguardabile. I CAMBI - Nella ripresa sia Inzaghi che Mihajlovic cambiano le carte in tavola. Nella Lazio entra Wallace per De Vrij (problema al ginocchio), mentre il Toro cambia modulo e passa al 4-4-2 con l'ingresso di Molinaro per Baselli.

IMMOBILE 17 - Nel secondo tempo ci si aspetta un approccio diverso da parte degli ospiti, ma non è affatto così, perché in campo c'è solo la Lazio, che prima sfiora il gol con Parolo (tocco di punta fuori dopo una grande accelerazione di Lukaku sulla sinistra), poi lo trova al 56': Basta crossa, De Silvestri in spaccata sporca la traiettoria sulla quale si fionda Immobile per l'1-0 della Lazio. Prima di lui, l'ultimo biancoceleste con almeno 17 gol in Serie A era Crespo (26 nel 2000/2001).

MAXI GOL - Mihajlovic, dopo un contropiede mal sfruttato da Ljajic, toglie il serbo e mette dentro Maxi Lopez. Il primo tiro in porta arriva al 71' con un bolide di Benassi ben parato in tuffo da Strakosha. Al secondo, però, è gol. È il 72' quando Iturbe scodella una punizione a centro area deviata di testa, in modo decisivo, proprio da Maxi Lopez per il pareggio del Toro.

DENTRO KEITA - La reazione della Lazio è immediata: Immobile - di testa - impegna Hart. Sempre di testa, ma Parolo, per poco non segna il 2-1 sfiorando la traversa sugli sviluppi di un corner. A questo punto Inzaghi si gioca anche la carta Keita (per Biglia al 77'). Mihajlovic invece toglie Iturbe per Iago Falque. Ma è ancora la Lazio a sfiorare il raddoppio, con Hoedt che non trova la deviazione vincente su un tiro cross di Immobile (81').

GOLAZO KEITA - E Belotti? Si vede all'86', quando ne supera due in velocità e con un destro sfiora il primo palo. Ma la prodezza che non riesce al Gallo riesce a Keita un minuto dopo. Il senegalese si gira ai 20 metri e tira un destro a giro che va a finire all'incrocio dei pali. Una perla "oscurata" soltanto da un'esultanza polemica: un dito a zittira chissà chi.

Con il Toro sbilanciato in avanti alla ricerca del pari, arriva pure il 3-1, in contropiede, con Felipe Anderson (assist di Lulic). Il sigillo finale di un match dominato dal punto di vista del gioco e risolto con una prodezza che vale la conferma del 4° posto, a -4 dalla zona Champions.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video