ROMA – «Juventus e Napoli sono ancora avanti ma possiamo competere con loro» aveva detto il diesse Monchi prima del fischio di inizio e la Roma gli ha dato ragione sul campo, mostrando l’equilibrio e la mentalità della grande squadra contro un'Udinese regolata senza affanni all’Olimpico. Un 3-1 frutto soprattutto di un primo tempo di alto livello in cui De Rossi e compagni hanno dominato i friulani e messo presto il risultato in ghiaccio, per giocare poi ‘in controllo’ la ripresa e salire così a quota 12 punti con la sfida di Genova contro la Sampdoria ancora da recuperare.
Roma-Udinese 3-1: il tabellino
LE SCELTE - Turnover moderato nel 4-3-3 di Di Francesco, che in difesa ripesca Florenzi nel ruolo di terzino destro e affianca Fazio a Manolas in mezzo mentre davanti – con Schick ancora ai box - schiera El Shaarawy titolare con Perotti e Dzeko lasciando Defrel in panchina. Sull’altro fronte - senza Danilo, Perica e Widmer – l’ex tecnico giallorosso Delneri risponde con un 4-4-2 che vede Lasagna e Maxi Lopez fare coppia in attacco mentre in mediana ci sono Behrami e il ceco Barak al centro e Jankto e De Paul sugli esterni, con Scuffet a sorpresa tra le riserve e Bizzarri dal primo minuto tra i pali.
L'URLO DEL 'NINJA' - I friulani tentano subito di sorprendere al Roma e dopo appena trenta secondi è Jankto a scaldare subito i guanti ad Alisson. Il segnale è chiaro: vietato distrarsi e gara da mettere subito in discesa con la forza. Musica per le orecchie di Naiggolan, che al 12’ si prende la palla al limite dell’area e - dopo tre contrasti vinti uno dietro l'altro - da terra mette davanti alla porta Dzeko che ringrazia e segna il suo sesto gol in campionato.
Roma-Udinese: i numeri e le statistiche del match
'FARAONE' SCATENATO - Non trovare il raddoppio può comportare dei rischi e a ricordarlo alla Roma è De Paul, bravo al 28’ nel liberarsi di Kolarov e per pescare libero in area Maxi Lopez che però calcia debolmente e consegna la palla ad Alisson. Il brivido è salutare perché due minuti dopo arriva il 2-0: doppia finta di Dzeko a ubriacare Angella sulla sinistra e palla tesa al centro per El Shaarawy, che con l’esterno anticipa il suo marcatore e beffa Bizzarri. Prima del riposo il portiere argentino è invece attento sul sinistro al fulmicotone scagliato su punizione da Kolarov ma non può niente sullo scatenato ‘Faraone’ che come un rapace – dopo una ‘rabona’ di Perotti – approfitta del black-out di Larsen per rubargli la palla e calare il tris.
ROMA IN CONTROLLO - Nella ripresa subito una novità tra i friulani, con Delneri che si fa prendere dalla paura della goleada e passa al 3-5-1-1 lasciando Lasagna negli spogliatoi (dentro Pezzella) e inserendo poi Fofana per Barak al 53’, mentre l’unica mossa di Di Francesco è invertire gli esterni dopo pochi minuti con El Shaarawy che va a destra scambiandosi la posizione con Perotti.
OLIMPICO IN FESTA - Al 70’ standing ovation per Dzeko, che lascia il posto a Defrel seguito da Kolarov (rilevato dal messicano Moreno al 74’) e da Florenzi (dentro Bruno Peres al 78’), mentre l’ultima sostituzione di Delneri è Baijc per il brillante De Paul. A un quarto d’ora dalla fine c’è gloria anche per Alisson che si oppone proprio al nuovo entrato Bajic prima di essere salvato dalla traversa sul colpo di testa di Nuytinck sul successivo corner. Poco dopo bravo anche Bizzarri ad opporsi con i piedi a Defrel messo davanti alla porta da El Shaaraw, mentre all'89' si limita a guardare la palla sbattere sul palo sul rigore calciato da Perotti (primo errore in A dopo 10 centri di fila) che se lo era anche conquistato (fallo di Angella).