VERONA - Come ieri all'Olimpico anche stasera al 'Bentegodi' il pensiero di tutti è andato a Davide Astori, capitano della Fiorentina tyragicamente scomparso. Un minuto di silenzio prima del decimo derby di Verona in Serie A e guanti speciali con dedica indossati da Sorrentino, portiere del Chievo. Guanti che non gli hanno però consentito di evitare a inizio ripresa il gol di Antonio Caracciolo.
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SQUADRE BLOCCATE - Pecchia sceglie il 4-4-2 per il suo Hellas e davanti si affida a Ryder Matos-Petkovic, mentre sull'altro fronte Maran risponde con un 4-3-1-2 in cui Birsa è chiamato a supportare il tandem d'attacco Meggiorini-Inglese. Fin dall'avvio le due squadre sembrano condizionate dalle rispettive deficitarie classifiche e le emozioni sono merce rara: il Verona ci prova al 7' con una gran botta di Buchel (ammonito poi alla mezzora per proteste) deviata in corner con i pugni di Sorrentino, più pericoloso il Chievo prima del riposo (40') quando Meggiorini mette davanti al portiere Castro che viene però murato da un provvidenziale intervento del portiere Nicolas.
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LAMPO CARACCIOLO - Proprio Meggiorini resta però negli spogliatoi all'intervallo e al rientro in campo c'è Giaccherini. La mossa non porta però i frutti sperati perché a passare dopo pochi minuti (52') è invece l'Hellas: cross basso di Verde e Caracciolo di sinistro spedisce alle spalle di Sorrentino. Maran si gioca così anche la carta Pellissier (fuori Hetemaj al 62') e Pecchia replica inserendo Zuculini al posto di Verde. Nel frattempo la gara si "incattivisce": Gobbi, Bani, Pellissier, Radovanovic, Matos, Cacciatore e Franco Zuculini gli ammoniti di una ripresa in cui il Chievo cerca invano il pareggio.