Coric: «Roma, giocherei pure da terzino»

Il nuovo acquisto è carico per la prossima stagione: «So di dover migliorare e voglio farlo, cosi', forse, un giorno potro' essere come Kevin Strootman»
Coric: «Roma, giocherei pure da terzino»© LAPRESSE
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ROMA - "E' un buon calendario, anche se e' un po' tosto. La prima sara' contro il Torino, so che si tratta di una squadra forte e pericolosa, gioca un po' come giochiamo noi, aggredisce e pressa e, forse, punta piu' sul contropiede. E' una formazione molto pericolosa, ma non vedo l'ora che arrivi quel momento". Ante Coric, dall'altra parte del mondo, come i suoi compagni ha seguito la compilazione del calendario della prossima serie A, cerchiando in rosso alcune date. "Gia' vedere il calendario delle partite e' una bella emozione, come sapere gia' quando andremo a San Siro o quando vivro' il mio primo derby della Capitale. Spero di farmi trovare pronto e di essere convocato per l'occasione e godermelo fino in fondo", confessa il centrocampista croato, tornato poi sull'1-4 col Tottenham. "Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo contro gli Spurs, ma non credo che dovremmo sbatterci troppo la testa - le sue parole sul diario pubblicato sul sito della Roma - Abbiamo provato alcune soluzioni e sono stati tanti i giocatori schierati per testare lo stato di forma a questo punto della preparazione. E poi, abbiamo creato tante occasioni secondo me. Io ho giocato nel secondo tempo, non abbiamo fatto una brutta partita, anzi. Certo, il risultato e' quello che e', ma non credo che spieghi come sia andata veramente la partita".

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E a proposito del suo impiego, rivela: "Ho parlato con il mister il giorno prima della partita e mi ha detto: 'Vorrei metterti in attacco sulla sinistra, e' un problema?' e io ho risposto: 'Per me non sarebbe un problema nemmeno se mi mettesse come terzino destro! Sono un giocatore della Roma e giocherei ovunque in campo!'. So di dover migliorare e voglio farlo, cosi', forse, un giorno potro' essere come Kevin Strootman". Coric non da' grosso peso ai giornali ("Gia' di per se' non e' facile per la lingua, ma di solito non leggo mai quel che la stampa dice su di me o sulla mia squadra. Non lo facevo nemmeno in Croazia perche' ho avuto qualche problemino dato dal fatto che le mie dichiarazioni venivano riportate in modo sbagliato") ma confessa di essere rimasto sorpreso dai complimenti di Pallotta: "Non mi ero reso conto che il presidente avesse speso parole di elogio per me alla radio l'altro giorno ma queste sono le cose che voglio sentire! Per me vuol dire tanto, e spero di meritarmi sempre piu' ammirazione in futuro". (In collaborazione con Italpress)


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