Gravina e Malagò a Commisso: "Abbassiamo i toni"

Il presidente della Figc sulle frasi del patron viola dopo Juve-Fiorentina: "Ho fatto colazione con lui e gli ho detto che l'arbitro può sbagliare, ma va rispettato". Il numero uno del Coni: "Così perde l'intero sistema"
Gravina e Malagò a Commisso: "Abbassiamo i toni"© ANSA
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ROMA – “Lo sfogo di Commisso credo possa essere ritenuto legittimo da parte sua e non condivisibile da parte mia. Però capisco che in un momento di grande criticità, forse anche per il risultato, ci possano essere reazioni di questo tipo. Ma non può giustificare una alzata di toni come nelle ultime 24 ore”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine dell'evento benefico ‘United for the heart’: "Eviterei polemiche sterili, in questo momento non fanno bene al mondo del calcio". Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ieri ha definito “disgustoso” l'arbitraggio nella gara persa con la Juventus. Una linea simile è tenuta anche da Giovanni Malagò, presidente del Coni: “Quando ci sono dei soggetti così importanti che si mettono, a livello pubblico, a fare questo tipo di discussioni, al netto del torto o della ragione, chi ne perde è l'intero sistema. Le polemiche sugli arbitraggi non mi sembra che siano una novità assoluta".

L'incontro tra Gravina e Commisso

 “Il calcio deve riacquistare serenità nelle espressioni e nei giudizi – dice ancora Gravina - dirigenti e società non fanno bene ad esasperare gli animi, dobbiamo essere anche noi come istituzione a mantenere profilo basso. Oggi sono stato a colazione con Commisso: è stata una colazione molto serena. Le polemiche con Nicchi? Non entro nel merito delle diatribe personali. L'ho precisato a Commisso: l’arbitro può sbagliare, ma da parte mia difenderò sempre l’istituzione, solo in questo modo diamo garanzia di affidabilità a tutto il mondo del calcio. Se viene meno idea del concetto di imparzialità viene meno il concetto di calcio e sport. Da parte nostra è importante comunicare in modo sereno quelli che sono principi e regole, che richiedono sempre in ogni momento rispetto reciproco. Questo ho garantito a Commisso, e vale per tutti i dirigenti, atleti e protagonisti del mondo del calcio. Ci saranno sanzioni? No, non è il momento”.


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