Lazio-Bologna 2-0: Inzaghi a +2 sulla Juve e +8 sull’Inter

Luis Alberto e Correa firmano la vittoria che porta i biancocelesti al primo posto solitario in classifica. Annullati due gol a Denswil e Tomiyasu
Lazio-Bologna 2-0: Inzaghi a +2 sulla Juve e +8 sull’Inter© LAPRESSE
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La Lazio vola lassù da sola, al primo posto in classifica, dove resterà almeno fino a domenica prossima. La marcia di Inzaghi non si è fermata nemmeno contro il Bologna, piegato da Luis Alberto e Correa, che hanno ricamato la 19ª vittoria biancoceleste in 26 partite di campionato e il 21° risultato utile consecutivo. Numeri strabilianti per una squadra in cui tutto funziona a meraviglia e che oggi può guardare dall’alto in basso le rivali scudetto Juve e Inter, costrette a rimanere ferme per il rinvio del big match deciso per l’allarme coronavirus. Immobile e compagni hanno ora 2 punti di vantaggio su Sarri (che ha una partita da recuperare) e 8 su Conte (che invece di partite ne deve recuperare due, anche quella con la Samp).

Lazio prima nel girone di ritorno dopo 20 anni

La Lazio non era prima in classifica nel girone di ritorno da 20 anni, precisamente dal 14 maggio 2000, il giorno del secondo scudetto firmato Eriksson e Cragnotti. Successo (3-0) sulla Reggina e sorpasso, complice il diluvio di Perugia, sulla Juve a campionato finito. Per Lotito è una novità assoluta o quasi. Si è ritrovato al primo posto soltanto in due occasioni, all’alba della sua gestione, durante il girone d’andata. Delio Rossi, stagione 2008/09, in vetta alla quinta giornata dopo il colpo a Torino (1-3) con gol di Pandev e doppietta di Zarate e in testa anche la domenica successiva grazie al gol di Simone Inzaghi (l’ultimo della carriera) per pareggiare con il Lecce all’Olimpico (1-1). Stessa cosa con la partenza folgorante per la Lazio di Edy Reja nel 2010/11: primato e 22 punti alla nona giornata dopo il blitz a Palermo e quattro lunghezze di vantaggio sull’Inter.

Correa e Luis Alberto piegano Mihajlovic

La partita con il Bologna è stata decisa nei primi 21 minuti, giocati dalla Lazio a ritmi vertiginosi con occasioni da rete a ripetizione: hanno sbagliato Correa, Luis Alberto, Immobile e ancora Correa. Lo stesso Luis Alberto, però, nonostante un fastidio muscolare, ha firmato il vantaggio con un destro rasoterra dal limite che ha beffato Skorupski. E’ stato invece Correa a firmare il bis tre minuti dopo, facendo esplodere di gioia i 40 mila tifosi all’Olimpico. In una squadra in cui tutto gira alla perfezione anche Strakosha ha fatto la sua parte con due super interventi su Soriano e Orsolini fra primo e secondo tempo. Mihajlovic (osannato dalla Curva Nord prima della partita) ha assistito primo allo show biancoceleste, poi ha rivoltato il Bologna trovando una reazione di grande spessore: gli ingressi di Sansone, Santander e Skov Olsen (fuori Schouten, Orsolini e Danilo) hanno messo in difficoltà la Lazio, con Inzaghi che ha provato a dare sostanza alla squadra con Parolo e Cataldi (out Luis Alberto e Correa). Due gol annullati a Denswil (tocco di mano prima del tap-in di testa) e Tomiyasu (fuorigioco nell’azione di Palacio) con in mezzo una clamorosa occasione sprecata da Immobile, hanno reso elettrizzante una ripresa intensissima. Ha giocato benissimo il Bologna, ma non ha trovato il gol per riaprire la partita. La Lazio invece ha gestito il doppio vantaggio fino alla fine, con Inzaghi che ha concesso la standing ovation a Immobile (spazio anche per Caicedo). I biancocelesti ora sono primi da soli in classifica e lo saranno almeno fino a domenica prossima. E sabato a Bergamo con l’Atalanta possono anche allungare ancora.

Lazio-Bologna 2-0: tabellino e statistiche


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