Tra le ipotesi per assegnare lo Scudetto c’è anche quella dei playoff. Una soluzione che è sempre piaciuta a Gravina. Il presidente della Figc l’aveva proposta in tempi non sospetti, a maggio 2019, in un forum al Corriere dello Sport. «Idea da libro di fantascienza - le parole di Gravina durante il forum nel nostro giornale -. Per esempio, dopo la prima fase, dieci squadre ai playoff e dieci ai playout, quindi un secondo campionato. Perché il calcio non ha un profilo imprenditoriale diverso dagli altri. Come ogni attività di interesse economico ha bisogno di un prodotto con appeal, con identità, di un progetto che generi attenzione”.
L’ipotesi playoff a quattro squadre
In un momento di emergenza come questo quindi, potrebbe essere l’occasione per sperimentare l’idea, che però andrebbe studiata in base al tempo ristretto. E proprio il tempo ristretto esclude quasi sicuramente l’ipotesi di playoff allargati a più squadre, le prime otto. Al momento infatti, l’ipotesi accreditata sarebbe quella di playoff tra le prime quattro della classifica attuale. Così come per la retrocessione si effettuerebbero i play-out tra le ultime quattro.
La formula
Dunque a giocarsi il titolo sarebbero Juve, Lazio, Inter e Atalanta. I tempi ristretti potrebbero impedire anche la disputa di gare di andata e ritorno. La soluzione più semplice sarebbe quella di far sfidare la prima e la quarta, la seconda e la terza, in semifinali in casa della squadra piazzata meglio in classifica. Quindi provando a ipotizzare i playoff con questa formula e questa classifica, le semifinali sarebbero Juventus-Atalanta allo Stadium e Lazio-Inter all’Olimpico. La finale, sempre in gara secca, oppure andata e ritorno. Stessa cosa per i playout per non retrocedere, che vedrebbe impegnate Genoa, Lecce, Spal e Brescia.
Le coppe europee
Per le qualificazioni alle coppe europee, sarebbe in questo caso la Figc a comunicare le squadre all’Uefa. Potrebbe valere la classifica al momento: quindi Juventus, Lazio, Inter e Atalanta in Champions. Roma e Napoli in Europa League.