Scudetto a luglio, con Champions League ed Europa League assegnate ad agosto. Ovvio che tutto dipende dal fatto che il coronavirus allenti la sua presa e che ci siano le condizioni sanitarie per scendere in campo. Nel frattempo, però, l’Uefa si è riunita con tutte le 55 Federazioni del Vecchio Continente e ha fissato un doppio scenario per come finire la stagione. Tanto più che da nessun Paese è stata sollevata l’eventualità di non riprendere più: per tutti, l’imperativo è andare in fondo a ogni costo. E allora si proverà a procedere in questo modo, fissando l’orizzonte temporale per la ripartenza a giugno. Nel caso si facesse in tempo già per i primi del mese, allora le Coppe procederebbero in contemporanea ai campionati. Altrimenti, davanti alla necessità di slittare alla seconda metà di giugno, prima verrebbero completati i tornei nazionali e poi si passerebbe a Champions ed Europa League. A seconda di quale scenario si dovesse concretizzare, evidentemente, cambierebbe l’inizio della nuova stagione. L’ipotesi più ottimistica prevede il via per inizio settembre, quella meno per la metà-fine sempre di settembre. La partenza delle Coppe, invece, sarebbe comunque fissata per ottobre. Ieri si è anche parlato di un mercato estivo breve, quindi da incastrare. Ma sul tavolo resta comunque la fi nestra extra-large (fi no a novembre o dicembre), proposta dalla Fifa.
Tour de force
Anche solo per il fatto che le condizioni della pandemia di ogni Paese sono differenti, il secondo scenario è quello più plausibile ed è anche quello che richiederà un vero e proprio tour de force. Tanto più che, a oggi, l’Uefa non prende in considerazione l’eventualità di utilizzare una formula ridotta per completare Champions ed Europa League. Anzi, non viene scartata la necessità di dovere programmare fino a 4 gare a settimana. Intanto, come previsto l’organismo europeo ha liberato la “finestra” di giugno riservata alle nazionali. Le partite verranno recuperate nella prossima stagione: se ne giocheranno 3 invece di 2 nelle soste di settembre, ottobre e marzo. Per quanto riguarda le Coppe nazionali, invece, l’Uefa ha lasciato ampia libertà alle Federazioni. Nel senso che il trofeo potrà essere assegnato o meno, ma comunque nessuno perderà i posti che spettano in Europa League. Quindi, prendendo come esempio la serie A, oltre alla quinta e la sesta classificata, accederebbe alla competizione la settima.
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