Protocollo, ecco i veri nodi: la quarantena e le polizze

Fermare solo l’eventuale nuovo positivo non basta al Comitato. Club non assicurati per Covid-19. Domenica incontro chiave Governo-Figc-CTS
Protocollo, ecco i veri nodi: la quarantena e le polizze© LAPRESSE

MILANO - Domenica sarà una giornata chiave almeno per la ripresa degli allenamenti delle squadre di Serie A. Per quel giorno, infatti, il Governo convocherà davanti alla Commissione tecnico-scientifica i rappresentanti della Federcalcio. Ovviamente il tema del confronto sarà il protocollo per la ripresa delle sedute. Come ha confermato ieri Spadafora, senza qualche correzione al documento e l'approvazione da parte del Cts, anche semplicemente parlare di allenamenti per le squadre sarà impossibile. In queste ore, peraltro, la Figc attende di ricevere i rilievi sollevati dalla Commissione governativa, in modo da arrivare preparati all’appuntamento e, magari, accelerare i tempi, visto che sarà necessario fare in fretta.

NUOVO POSITIVO - Si procederà, quindi, con una serie di integrazioni e di correzioni del lavoro svolto, con particolare attenzione sul tema dei positivi. Secondo il documento elaborato dalla Figc, in caso di nuova positività, l’isolamento andava previsto solo per il contagiato, mentre per tutti coloro con cui era entrato in contatto sarebbero bastati tamponi ripetuti a distanza di tempo (come previsto dal modello tedesco). La Fmsi, invece, rifacendosi al Dpcm del governo, prevede la quarantena di due settimane sia per il malato sia per gli altri. E' chiaro che assorbire questa norma renderebbe il percorso verso la ripresa del campionato un sentiero irto di ostacoli e dubbi. Difficile non immaginare un nuovo stop, qualora saltasse fuori un nuovo positivo. E il discorso sarebbe identico anche in prospettiva della nuova stagione, con il via a settembre.


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RAPPRESENTANTE MEDICI SOCIALI - E' chiaro che il passo in avanti sul protocollo il Governo se lo aspetta dalla Lega. Avrebbe il signifi cato di una dimostrazione di buonsenso, perché deve far capire la volontà di adeguarsi a una disposizione dell'esecutivo. E comunque il protocollo per la ripresa degli allenamenti servirà, in attesa di dedicarsi a quello per le partite (la commissione medica della Figc non si è più riunita perché manca il rappresentante dei medici della A, dopo le dimissioni di Tavana del Torino: forse oggi durante l’Assemblea l'elezione, con Nanni del Bologna favorito). Che sia subito o ad agosto, il problema protocollo insomma va risolto, fermo restando che il rischio zero non esisterà fino a quando non ci sarà un vaccino.


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MILANO - Domenica sarà una giornata chiave almeno per la ripresa degli allenamenti delle squadre di Serie A. Per quel giorno, infatti, il Governo convocherà davanti alla Commissione tecnico-scientifica i rappresentanti della Federcalcio. Ovviamente il tema del confronto sarà il protocollo per la ripresa delle sedute. Come ha confermato ieri Spadafora, senza qualche correzione al documento e l'approvazione da parte del Cts, anche semplicemente parlare di allenamenti per le squadre sarà impossibile. In queste ore, peraltro, la Figc attende di ricevere i rilievi sollevati dalla Commissione governativa, in modo da arrivare preparati all’appuntamento e, magari, accelerare i tempi, visto che sarà necessario fare in fretta.

NUOVO POSITIVO - Si procederà, quindi, con una serie di integrazioni e di correzioni del lavoro svolto, con particolare attenzione sul tema dei positivi. Secondo il documento elaborato dalla Figc, in caso di nuova positività, l’isolamento andava previsto solo per il contagiato, mentre per tutti coloro con cui era entrato in contatto sarebbero bastati tamponi ripetuti a distanza di tempo (come previsto dal modello tedesco). La Fmsi, invece, rifacendosi al Dpcm del governo, prevede la quarantena di due settimane sia per il malato sia per gli altri. E' chiaro che assorbire questa norma renderebbe il percorso verso la ripresa del campionato un sentiero irto di ostacoli e dubbi. Difficile non immaginare un nuovo stop, qualora saltasse fuori un nuovo positivo. E il discorso sarebbe identico anche in prospettiva della nuova stagione, con il via a settembre.


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