Su un campo difficile e contro un avversario complicato come il Verona arriva un'altra vittoria per il Napoli di Gattuso. Gli azzurri sfruttano al meglio le palle inattive con Milik e Lozano: dopo la Coppa Italia arriva la quarta vittoria in campionato. Ecco i migliori e i peggiori della partita.
Top
Maksimovic 7
È regolare, quasi normale, dopo due partite straordinarie. Ma quando s’avverte la pressione e il Verona butta dentro tutti, lui stacca, domina e dimostra che non è certo stato il caso, in quei centottanta minuti.
Koulibaly 7
Il fenomeno è tornato e chi gli sta intorno sembra piccolo, ma piccolo, ma piccolo così. Un gigante che cattura gli occhi e riempie il prossimo mercato del Napoli. Contro il K2 non si può praticamente giocare.
Demme 7
Gioca un numero esagerato di palloni, pur avendo addosso (e chiaramente a uomo) Verre, che non riesce a limitarlo nelle sue funzioni. Non è solo ordinato, è un riferimento che non svanisce mai.
Zielinski 7
Ha un’eleganza che rapisce, spacca le linee con le veroniche e per poco (18’) non incide con un destro che sa di miele o di veleno, perché dipende da dove lo si guardi.
Insigne 7
Preferisce conservare il fisico per uscire alla distanza, con allunghi che tranciano. E quando può, sentendo la condizione, per poco non trova l’incrocio (dove invece c’è Silvestri). Un capitano.
Flop
Verre 5
Diventa subito l’ombra di Demme e sembra isolarsi da ciò che accade intorno. È «sciagurato» sulla volée di Faraoni: sembra fuorigioco, ma sicuramente è sciagurata» la scelta di pancia.
Rrahmani 5.5
Nella sua partita speciale c’è il vuoto di memoria su Milik e però anche una dedizione to- tale su Insigne che però non cancella quella «macchia» che l’appesantisce. Quasi quasi fa gol al futuro, poi si fa mettere le mani sulle spalle da Lozano, sullo 0-2, e dunque si perde nella nebbia.
Kumbulla 5.5
Rimane inchiodato nell’erba, mentre Milik stacca e se ne va. E nel momento-chiave, poi da angolo, non può staccarsi dal match. Ciò che accade dopo pare quasi relativo, anche se si nota il fisico e anche la padronanza del ruolo.
Amrabat 5.5
È costretto ad «abbassarsi» e quasi a snaturarsi. Sembra appia paura ad aprire la sua zona, perché consapevole che il Napoli là dentro può attaccare.
Zaccagni 5.5
Un po’ trequartista, un po’ spalla del «socio» Di Carmine: tutto sommato, è semplicemente solo poco ciò che dà. E il guizzo sul pari annullato dal Var è inutile.