Inter-Torino 3-1: Conte aggancia la Lazio al secondo posto

I nerazzurri si scatenano nella ripresa e vincono in rimonta con i gol di Young, Godin e Lautaro Martinez. Ai granata non basta Belotti, in rete al 17' grazie a un clamoroso regalo di Handanovic
Inter-Torino 3-1: Conte aggancia la Lazio al secondo posto© ANSA
Valerio Minutiello
6 min

Conte ritrova il sorriso. Serviva una vittoria per far tornare il sereno in casa Inter e allontanare le voci sul futuro del tecnico. Il 3-1 in rimonta con il Torino a San Siro vale oro, perché permette ai nerazzurri di agganciare la Lazio al secondo posto, dietro la Juve. L'obiettivo di Conte adesso è quello: se non si può più competere per lo scudetto, allora bisogna arrivare subito dietro i bianconeri, possibilmente con il minor scarto possibile, per poter alla fine tracciare un bilancio positivo della stagione. L'Inter soffre e va sotto nel primo tempo per un clamoroso regalo di Handanovic a Belotti, ma nella ripresa reagisce e si prende la partita segnando tre gol in tredici minuti. Lautaro torna al gol dopo cinque giornate di digiuno. Sanchez non fa rimpiangere l'assenza di Lukaku con una grande prova, impreziosita da due assist. Il Torino invece resta in zona retrocessione e mastica amaro. Belotti è andato a segno per la sesta gara consecutiva: prima di lui c'erano riusciti solo Immobile e Rizzitelli. Il Gallo è salito anche a quota 15 per la seconda stagione consecutiva, eguagliando Pulici e Graziani, però c'è poco da festeggiare. Per la squadra di Longo ci sarà da soffrire fino alla fine.

Fuori Eriksen

Conte lascia fuori Eriksen, al suo posto c’è Borja Valero. In difesa torna Godin al posto di Skriniar. D’Ambrosio è preferito a Candreva. In attacco la coppia Lautaro-Sanchez. Longo risponde con un centrocampo rinforzato e un assetto più difensivo: Verdi e Ansaldi dietro Belotti. L’Inter parte subito con il pressing e il ritmo alto schiacciando il Torino nella propria metà campo. Il primo quarto d’ora è un monologo nerazzurro con i granata che tentano di resistere come possono. Poi accade l’imponderabile.

Handanovic, regalo a Belotti

Al 17’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Handanovic si lascia scappare la palla dalle mani e Belotti quasi incredulo appoggia in rete. Al primo affondo, i granata si ritrovano in vantaggio, mentre uno sconsolato Handanovic chiede scusa alla squadra per il brutto errore. L’Inter prova a reagire, ma si vede che il colpo lo ha accusato: i nerazzurri perdono lucidità anche se continuano a fare la partita. Al 32’ Il Torino prova a restituire il favore con un disimpegno banale sbagliato che libera una prateria per Lautaro: l'argentino però spara addosso a Sirigu. È l’unica chance per l’Inter nel primo tempo dopo il gol di Belotti. Al 38’ il Torino protesta per un fallo di mano di Bastoni in area, ma Massa lascia proseguire e non viene richiamato nemmeno dal Var. Il tocco sembra esserci. Handanovic si riscatta parzialmente al 40’, neutralizzando un tiro insidioso di Ansaldi sul primo palo.

L'Inter rimonta: 3 gol in 13 minuti

Conte all’intervallo non fa cambi, ma si fa sentire e l’effetto si vede. L’Inter riparte all’attacco e ribalta il risultato in tre minuti in avvio di ripresa. Al 48’ trova il pareggio con un gran destro al volo di Young dopo una bella torre di testa di Lautaro. Al 51’ la sponda la fa Sanchez per Godin, che di testa la mette sotto la traversa. Troppo rinunciatario il Torino, che pensa solo a difendersi e non lo fa nemmeno bene. I granata comunque hanno una chance per il pareggio al 54’, ma Verdi di testa non riesce a superare Handanovic in uscita. Al 60' Sanchez strappa un pallone a Izzo e serve Lautaro, che da fuori area beffa Sirigu grazie a una deviazione decisiva di Demme. Il Torino non si arrende e al 65' va a un passo dal 3-2: Belotti di testa colpisce in pieno la traversa. Al 74' Candreva, appena entrato al posto di Young, si divora il gol che chiuderebbe definitivamente i giochi facendo arrabbiare Conte. All'84' c'è spazio anche per Eriksen, che entra al posto di Lautaro. Il centrocampista danese deve accontentarsi di un piccolo spezzone di gara. All'86' Sirigu evita il poker con un doppio intervento su Eriksen (deviazione di Izzo) e Gagliardini.

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