ROMA - Terza vittoria consecutiva per la Roma di Paulo Fonseca che ha battuto 2 a 1 il Verona di uno scatenato e furioso Ivan Juric, in panchina nei primi otto minuti, poi in tribuna per l’espulsione sul rigore concesso ai giallorossi dopo dieci minuti. Tre punti fondamentali per i capitolini che confermano il quinto posto in classifica, lasciando Napoli e Milan a quattro punti di distanza. Veretout e Dzeko i marcatori dei giallorossi, il gran gol di Pessina non è bastato al Verona per trovare il pari all’Olimpico.
Rigore Veretout, espulsione Juric e raddoppio Dzeko
La prima occasione clamorosa della partita l’ha avuta Mancini che ha calciato alto a meno di due metri dalla porta, sul buon assist di Spinazzola. La gioia giallorossa (in campo in maglia blu) è arrivata solo tre minuti dopo con il calcio di rigore assegnato da Maresca sul contatto in area tra Empereur e Pellegrini. Al 10’ Veretout si è preso la responsabilità dal dischetto spiazzando Silvestri e regalando il vantaggio alla Roma. Tutto il Verona furioso per il rigore concesso ai giallorossi, soprattutto Ivan Juric che è stato anche espulso per frasi offensive nei confronti dell’arbitro.
Al 28’ la Roma ha avuto la possibilità di raddoppiare con un grandissimo assist di Dzeko per Mkhitaryan che da posizione defilata con il sinistro ha trovato prima la punta dei guanti di Silvestri, poi il diciottesimo legno stagionale della Roma (solo il Napoli ne ha colpiti di più). Un primo tempo da incorniciare per Dzeko, regista in fase offensiva, difensore centrale aggiunto durante gli attacchi del Verona. “Gli manca solo il gol”, ma alla fine del primo tempo è arrivato anche quello. Cross di Spinazzola dalla sinistra, colpo di testa perfetto del bosniaco che ha trovato il suo quindicesimo gol in campionato, il diciottesimo stagionale.
Pessina, gol di tacco. Roma, troppi errori sotto porta
Il Verona non si è arreso, ha provato a fare la sua partita mantenendo il possesso palla e riuscendo a trovare anche il gol del 2 a 1 dopo appena un minuto dalla ripresa: grande colpo di tacco in area di rigore di Pessina servito al centro da Zaccagni dopo aver saltato secco Mancini sulla sinistra. La Roma, in sofferenza nel primo quarto d’ora del secondo tempo per il pressing e l’intensità del Verona, ha avuto l’occasione di aumentare il gap per ben due volte con i tiri di uno stanco Dzeko finiti clamorosamente alti (occasioni simili a quella di Mancini a inizio gara), e il destro di Mkhitaryan a portiere battuto ma respinto incredibilmente da Lazovic con il tacco. Gli inserimenti di Zaniolo, Cristante e Zappacosta hanno dato nuove energie alla Roma che nella mezz'ora finale della gara non ha più concesso palle gol ai veronesi ma ha sprecato troppe occasioni lasciando la partita in bilico fino alla fine. Grazie anche a un'ottima prova di Roger Ibanez che ha sventato una potenziale occasione da gol del Verona nei minuti di recupero. Il brasiliano alla sua quarta partita consecutiva da titolare ha mostrato buone qualità difensive e sicuramente ampi margini di miglioramento.
Roma-Verona 2-1: tabellino e statistiche