La Lega Serie A decide sul suo futuro. È iniziata infatti in un hotel in centro a Milano l'assemblea in cui i 20 club voteranno se accettare o meno l'offerta dei fondi di private equity, interessati alla media company della Lega che verrà creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. Secondo le indiscrezioni, sul tavolo sono due le offerte arrivate alla Serie A, entrambe per il 10% della nuova media company: da una parte quella del trio Cvc, Advent e Fsi da 1,625 miliardi, dall'altra quella del duo Bain-Nb Renaissance da 1,35 miliardi, entrambe inoltre con meccanismo di minimi garantiti da 1,5 miliardi di ricavi annui seppur con modalità diverse. Tra le altre proposte non legate alla partnership, ci sono offerte da alcuni fondi anche legate ad un solo finanziamento della Lega. Tutte presenti le 20 società di Serie A in assemblea, comprese anche le neopromosse Benevento, Crotone e Spezia. Per accettare l'offerta dei fondi di private equity, servirà il voto positivo di 2/3 dei club, ovverosia 14 voti a favore.
Dal Pino risponde a Galliani
Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha risposto già ieri ai dubbi sollevati dall'ad del Monza, Adriano Galliani, sull'eventuale ingresso dei fondi di private equity nel calcio. Il numero uno della Lega ha inviato una lettera al dirigente brianzolo, rassicurandolo che per quanto riguarda l'operazione dei fondi di private equity costruita negli ultimi mesi è stato considerato e valutato approfonditamente ogni aspetto, compresi quelli da lui sollevati. Nella lettera inviata ieri al presidente Dal Pino, come riportato da diversi quotidiani, Galliani, che è stato anche presidente di Lega, aveva sottolineato in particolare i propri dubbi riguardo le garanzie e tutele per i club che dovessero venire promossi, che verrebbero discriminati se il denaro proveniente dalle offerte dei fondi venisse distribuito alle società attualmente in Serie A.
La nuova lettera di Galliani
Le rassicurazioni ad Adriano Galliani da parte del presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, non hanno però risolto le perplessità dell'amministratore delegato del Monza. Galliani in una nuova lettera ha ringraziato Dal Pino per la sua risposta che, ha scritto, "tuttavia non scioglie il mio dubbio". "Se non ho male inteso - si legge nella lettera inviata oggi da Galliani ai vertici della Lega e per conoscenza ai club di Serie A prima dell'assemblea di Lega - a me pare infatti che l'operazione, se approvata, determinerebbe la vendita di un bene futuro di cui i venditori non sarebbero interamente proprietari". L'ad del Monza, la squadra di Silvio Berlusconi che punta alla promozione dalla Serie B alla A, si è detto comunque confortato del fatto che la questione è sul tavolo e sarà oggetto di approfondimento.