Rocchi: "Roma-Sassuolo? Corrette molte decisioni di Maresca"

Il consulente delle relazioni istituzionali della Can ha commentato gli episodi della partita, le reazioni di Fonseca e le decisioni di arbitro e Var
Rocchi: "Roma-Sassuolo? Corrette molte decisioni di Maresca"© LAPRESSE
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Gli episodi di Roma-Sassuolo hanno suscitato numerose polemiche: l'espulsione di Pedro e quella di Fonseca, decise dall'arbitro Maresca, sono solo due tra i casi analizzati da protagonisti e tifosi che hanno infuocato la decima giornata di Serie A. L'ex arbitro internazionale Gianluca Rocchi, consulente delle relazioni istituzionali della Can in materia di Var, ospitato nel programma"Radio Anch'io Sport" su Rai Radio 1, ha voluto dire la sua: "Nella partita di Roma, al di la' di un episodio, ci sono state molte decisioni prese correttamente dall'arbitro. Ma quando le decisioni non sono giuste al 100%, ci si focalizza su quella sbagliata".

Le dichiarazioni di Rocchi su Fonseca, Maresca e Var

Continuando a parlare della discussa partita disputata ieri all'Olimpico, Rocchi ha aggiunto: "Cosa direi a Fonseca? Così come tutta la Roma, è una persona disponibilissima: per me nel primo tempo ha protestato per delle decisioni meno sbagliate di quanto pensasse - ha sottolineato l'ex direttore di gara fiorentino, oggi interlocutore tra l'Aia e le società - Affrontare così un arbitro a fine primo tempo può portare a delle conseguenze: capisco la reazione di Fonseca, ma bisognerebbe essere più freddi perché trovano l'arbitro, un professionista, che è sotto stress, si sente invaso nel proprio spazio e reagisce con un rosso, che è condivisibile. E la stessa considerazione potrei girarla all'arbitro, che ha di fronte un professionista in difficoltà e sotto stress. L'allenatore avrebbe potuto anche trovare una persona più comprensiva?". Poi è stata affrontata la questione Var: "È molto importante ma bisogna intenderci sull'obiettivo che si pone: se si pensa porti a zero errori dell'arbitro, allora è un fallimento. Se invece l'obiettivo è ridurre drasticamente l'errore e dare la possibilità all'arbitro di rivedere per correggerlo, allora è un successo straordinario. Vorrei passasse un concetto: non e' che se un calciatore sbaglia un rigore o un gol clamoroso diventa un brocco. E così è per l'arbitro, che non diventa scarso perché commette un errore: il suo sbaglio deve essere di scuola per i colleghi e bisogna capire perché ha sbagliato. Quando una decisione dell'arbitro è spiegata nel suo percorso, è più facile comprenderla, mentre il silenzio è la scelta più errata. Io ho sempre pensato che il compito principale dell'arbitro sia tutelare la salute del calciatore: bisogna essere severi perché molti interventi possono procurare un infortunio. Var in Serie B nel girone di ritorno? Attualmente credo proprio di no, ma per i play-off invece sì".


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