Lazio-Roma 3-2: Sarri batte Mourinho e si prende il derby

Spettacolo, gol ed emozioni a raffica all'Olimpico. Inizio super per i padroni di casa che vanno avanti con Milinkovic-Savic e l'ex Pedro dopo venti minuti. Reazione giallorossa con Ibanez. Nella ripresa prima Felipe Anderson e poi Veretout chiudono il conto del marcatori
Lazio-Roma 3-2: Sarri batte Mourinho e si prende il derby© LAPRESSE
Simone Zizzari
6 min

ROMA - Alla fine è delirio Lazio. Sarri si prende il primo derby della capitale battendo Mourinho e la sua Roma per 3-2. Un risultato figlio di una partita divertente ed emozionante, sempre in bilico fino alla fine che i biancocelesti hanno vinto grazie ad un maggiore cinismo e alla letale efficacia dei due esterni Pedro e Felipe Anderson, marcatori del match insieme a Milinkovic-Savic. La Roma paga a caro prezzo una prima mezz’ora terrificante e la giornata nera di alcuni suoi protagonisti, El Shaarawy e Abraham in primis. Splendida invece la partita di Zaniolo, di gran lunga il migliore tra i giallorossi. Furioso Mourinho con l'arbitro Guida per alcune scelte arbitrali prese durante il primo tempo. Alla fine però a portarsi a casa il 155° derby è la Lazio che conquista tre punti vitali per rilanciarsi dopo un periodo nero segnato da due pareggi e una sconfitta. Per la Roma è invece la seconda battuta d’arresto dopo il ko di Verona (sempre per 3-2).

Le scelte di Sarri e Mourinho

Sarri punta sull’ex Pedro e Felipe Anderson alle spalle di capitan Immobile. A centrocampo c’è la conferma di Leiva nella zona mediana. In difesa ci sono Acerbi e Luiz Felipe al centro con Marusic preferito a Lazzari sulla destra. Mourinho deve fare a meno dello squalificato Pellegrini e punta su El Shaarawy dal primo minuto con Mkhitaryan pronto ad agire alle spalle di Abraham. In difesa torna Vina al posto di Calafiori.

Inizio da urlo per la Lazio

Grande intensità in campo nei primi minuti. La Lazio tiene in mano il gioco, manovra e prova a verticalizzare pressando a tutto campo ma la difesa giallorossa copre tutto con ordine. Al 10’ la Lazio passa con Milinkovic-Savic che sfrutta al meglio con un grande colpo di testa un assist perfetto dalla destra di Felipe Anderson. Il serbo anticipa Rui Patricio ma lo contro è durissimo e resta a terra per qualche minuto. La Roma prova a reagire con un’incursione di Karsdorp e una girata di testa di Cristante ma sono due fiammate isolate. La Lazio continua a gestire una partita giocata a mille all’ora e al 19’ riesce a raddoppiare. L’azione parte dall’area bianceceleste con un contatto tra Zaniolo e Hysaj ritenuto regolare dall’arbitro Guida. La Lazio parte veloce in contropiede con Immobile che pesca Pedro libero al limite dell’area: il rasoterra dello spagnolo è perfetto e non lascia scampo a Rui Patricio. Quello dell’ex Roma è il 3° gol realizzato in serie A da un giocatore che ha indossato entrambe le maglie della capitale dopo Selmonsson e Kolarov. Il doppio svantaggio scuote la Roma che finalmente si vede al 26’ con una sassata dal limite di Veretout deviata da campione da Reina in angolo. Sugli sviluppi del corner è Zaniolo che di testa si divora Hysaj ma trova il palo a dirgli di no. La Roma soffre moltissimo sull’asse di sinistra dove El Shaarawy e Vina sono in costante difficoltà contro l’intraprendenza di Felipe Anderson. Al 37’ sciagurato errore di Mkhitaryan a centrocampo che permette una veloce ripartenza agli avversari: Felipe Anderson trova libero Immobile che da buona posizione - ma sbilanciato da Mancini - calcia a lato. Gli ultimi minuti del primo tempo vedono però la Lazio abbassarsi troppo e la Roma spingere sull’acceleratore. Il forcing giallorosso viene premiato al 41’ quanto un colpo di testa di Ibanez sugli sviluppi di un angolo trova la rete del 2-1 che riapre il derby. Si va al riposo così con una Lazio dominatrice nella prima mezz’ora e una Roma arrembante nel quarto d’ora finale.

Quante emozioni nella ripresa

La ripresa parte con una clamorosa palla gol per Immobile che, su assist di testa di Milinkovic-Savic colpisce di sinistro al volo sbagliando però mira. La risposta della Roma arriva poco dopo con un colpo di testa di Ibanez con palla fuori di poco. Si gioca su ritmi più bassi rispetto al primo tempo e si viaggia su un equilibrio pressoché totale. Immobile spreca una conclusione dal limite ma poco dopo si fa perdonare con gli interessi. Siamo al 62’ quando Ciro parte in contropiede rubando metri a Mancini. In area giallorossa il bomber è lucidissimo nel vedere libero Felipe Anderson e nel servirlo per il più facile dei gol. E’ il 3-1 che riporta i padroni di casa avanti di due reti. Mourinho prova ad inserire Shomurodov per l’impalpabile El Shaarawy, Sarri leva Luis Alberto per inserire Akpa Akpro. La partita resta vibrante e tre minuti dopo di riaccende nuovamente. L’indemoniato Zaniolo (di gran lunga il migliore dei suoi) si procura un rigore dopo un contatto dubbio con il neo entrato Akpa Akpro. Dal dischetto Veretout non sbaglia e riapre tutto. Gli ultimi venti minuti sono adrenalina pura. Mkhitaryan prima e Zaniolo subito dopo mettono i brividi a Reina che contro il giovane attaccante si supera allungandosi da campione. Si gioca con il cuore visto che le gambe ormai sono in riserva. Mourinho toglie l’esausto Zaniolo per inserire nell’ultimo quarto d’ora Carles Perez. La Lazio prova a congelare con il palleggio la partita, provando a smorzare l’assalto giallorosso. Shomurodov esalta ancora i riflessi di Reina, poi Mourinho negli ultimi dieci minuti inserisce Smalling e Zalewski. La Lazio in ripartenza continua a rendersi pericolosa con Immobile che in girata sfiora il poker laziale. E’ l’ultima occasione di una partita che al triplice fischio vede trionfare il popolo biancoceleste con Sarri sotto la curva Nord con l’aquila Olimpia sul braccio e Mourinho a raccogliere la sua squadra in mezzo al campo per una veloce analisi. Lo spettacolo del derby è anche questo.


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