Bassetti: "Per i calciatori era necessario l'obbligo vaccinale"

Il virologo parla della vicenda legata alla Coppa d'Africa: "Al ritorno giocatori in quarantena o sottoposti a tampone molecolare"
Bassetti: "Per i calciatori era necessario l'obbligo vaccinale"© LAPRESSE
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NAPOLI - Si avvicina la Coppa d'Africa, argomento caldo del momento viste le possibili ripercussioni sulle squadre del nostro campionato in ottica contagi Covid. Ai microfoni di Radio Marte è interventuto Matteo Bassetti, Direttore Clinica
malattie infettive San Martino di Genova, che è stato netto nell'esporre la sua posizione riguardo al calcio: "I giocatori sono una di quelle categorie che andava vaccinata per obbligo. Il giocatore può andare a disputare le competizioni dove vuole, purché vaccinato. Non sapendo la stato di protezione dei calciatori evidentemente si possono mettere in difficoltà. Ovviamente al ritorno dalla Coppa d'Africa, se non sono vaccinati, devono fare la quarantena, altrimenti un tampone molecolare. Alternative? Non credo che oggi si possa dire 'chiudiamo ai calciatori che vanno a disputare la coppa'. Magari si poteva rendere il vaccino fortemente raccomandato o persino obbligatorio, visto che il calciatore più di altri ha bisogno della vaccinazione. Chi fa il calciatore si muove tanto - spiega ancora l'esperto - per lui più che per altri la copertura vaccinata è molto utile". Particolare attenzione nell'ultimo mese è stata data alla variante Omicron, su cui Bassetti riporta alcune cifre: "Il Sudafrica ha fatto -91% di ricoveri in ospedale rispetto a due settimane fa. L'aggressività è minore della Delta, darebbe una forma di bronchite più che di polmonite. Sicuramente dev'essere tenuta controllata per la contagiosità, ma per quanto concerne le forme cliniche gravi non sembra avere la stessa aggressività della variante Delta. Occorre difendersi ma senza allarmismo e terrorismo. In Inghilterra è morta una persona di Omicron ma era un negazionista, bisogna fare una corretta comunicazione".

"Virus depotenziato nella prossima primavera-estate"

Il tunnel del Covid, secondo Bassetti, è comunque giunto al suoultimo chilometro: la luce è distante pochi mesi. Secondo l'esperto, infatti, il 2022 potrebbe essere il punto di svolta della pandemia: "La situazione attuale non mi preoccupa - assicura - contagiarsi non vuol dire ammalarsi, ricoverarsi o morire. Magari qualcuno ha solo il raffreddore. Vediamo come evolve la situazione, ma dobbiamo differenziare il numero di contagi dal numero di ricoveri, altrimenti si prendono cantonate. Ne usciremo? Certo, con questo giro di autunno-inverno finiranno di contagiarsi moltissimi non vaccinati, bisognerà sperare che non abbiano conseguenze gravi. Poi arriveremo a un'immunità con un virus depotenziato, potenzialmente già in primavera-estate, vediamo. Sicuramente delle ospedalizzazioni dei non vaccinati ne avremmo fatto a meno. Però 6 milioni e mezzo di persone hanno preferito lasciare il loro corpo in questo stato".


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